Formazione

Fazio deluso dai banchieri

Lo rivela un'agenzia dell'ADNKRONOS

di Francesco Maggio

“Cari banchieri, da voi mi sarei aspettato di più nel difendere l?autonomia della Banca d’Italia”. Il Governatore Antonio Fazio non nasconde l’amarezza per quanto sta avvenendo alla Camera che potrebbe essere orientata ad avallare, all?interno del ddl sul risparmio, il principio del mandato a termine per il numero uno di Via Nazionale. E, in un incontro riservato con i vertici dell’Abi, di pochi giorni fa, non avrebbe esistato ad esprimere, rivela l?ADNKRONOS, tutta la sua delusione per essere stato ”lasciato da solo” dagli istituti di credito che si sarebbero mostrati troppo ”tiepidi” nel difendere l’autonomia e le funzioni della Banca d’Italia. Una esortazione, quella del Governatore, che non ha lasciato indifferente l?Abi che sta preparando una serie di osservazioni sulla base degli orientamenti che stanno emergendo in Parlamento e che potranno essere formalizzate solo dopo un esame attento del disegno di legge. – Lo sfogo del Governatore, nel corso dell’incontro con i banchieri, sarebbe stato molto appassionato. Fazio, avrebbe più volte rimarcato il ruolo svolto dalla Banca d?Italia nella difesa degli istituti di credito. Un?azione che, grazie alle fusioni e concentrazioni guidate da Via Nazionale, ha ”reso il sistema più forte” permettendogli di affrontare e superare la crisi economica e finanziaria di questi ultimi anni. Un processo, come Fazio ha avuto modo di dire in più di una circostanza pubblica esaltando il ruolo di Vigilanza svolto da Via Nazionale, ”di portata straordinaria, analoga a quella degli anni Trenta”. Le concentrazioni realizzate, ha spesso ricordato il governatore, ”non hanno ridotto l?offerta di credito, né abbassato l?attenzione alle esigenze delle imprese minori”. Anzi, ”in una fase di rallentamento ciclico, nella quale si sono inseriti gli impulsi destabilizzanti derivanti dalla caduta dei prezzi azionari, dalle crisi di grandi imprese, dalle difficoltà dei Paesi emergenti, il sistema bancario italiano è tra quelli che hanno mostrato una maggiore capacità di tenuta”. Una operazione, ma anche una forte apertura di credito verso il sistema bancario, resa possibile dall’autonomia e dall’indipendenza propria della Banca d’Italia che gli istituti di credito sono ora chiamati a difendere.


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