Economia
Fassino: I Comuni farebbero la metà di ciò che fanno senza le cooperative sociali
Il presidente di Anci si è schierato contro l'aumento dell'Iva durante il Convegno del 19 settembre organizzato dall’Alleanza delle Cooperative Sociali
di Redazione
«Le richieste della cooperazione sociale che arrivano sull’Iva, non solo sono sensate e legittime, ma guardano al futuro, perchè le cooperative sono imprese innovative». Così il ministro del Lavoro Enrico Giovannini intervenendo ai lavori sull’IVA organizzati, alla Camera dei Deputati dall’Alleanza delle Cooperative Sociali che, con il portavoce Giuseppe Guerini, sta sensibilizzando Governo e istituzioni sugli effetti dell’aumento IVA a carico delle prestazioni rese dalle cooperative sociali per conto di Comuni e di Asl.
«Un aumento – dice Giuseppe Guerini – che mette a rischio la coesione sociale, colpisce le categorie più fragili del Paese, lascia senza servizi 500.000 persone tra anziani, disabili e minori e senza lavoro 43.000 occupati».
Grande apprezzamento sul ruolo delle cooperative sociali viene dai Comuni. Il presidente dell’Anci Piero Fassino intervenendo ai lavori ha detto «I Comuni farebbero la metà di ciò che fanno senza le cooperative sociali». (Nel video di copertina il suo intervento integrale)
«Le cooperative permettono, in questa crisi, che nessuno resti solo», ha aggiunto Fassino che ha sottolineato come, «anche se tutto questo è contraddetto dal fatto che le risorse dedicate al welfare sono sempre più scarse. Occorre aprirsi più possibile al rapporto tra pubblico e privato, specialmente sociale».
Per questo, «l'Anci non può che convenire e sottoscrivere le proposte della cooperazione sociale in particolare sul tema Iva per un alleanza che metta insieme risorse e sforzi per conseguire finalità concrete», ha consluso.
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