Economia

Farnesina, il rilancio del sindacato

Un Libro Bianco per rilanciare la Farnesina dovrebbe finire sul tavolo del prossimo ministro degli Esteri. Lo ha annunciato il Sndmae

di Paolo Manzo

Un Libro Bianco per rilanciare la Farnesina ? ? dovrebbe finire sul tavolo del prossimo ministro degli Esteri. Lo ha annunciato il Sndmae, il sindacato a cui aderisce il 70% dei diplomatici italiani, che nel corso dell?assemblea di mercoledì 29 marzo ha fatto il punto sul profondo disagio per i tagli inferti al bilancio del ministero. Il presidente del sindacato, Enrico Granara, ha illustrato due proposte: un ddl di riforma della gestione finanziaria e contabile delle sedi all?estero impostata sul criterio del bilancio di sede che consentirebbe ai capi missione di attingere direttamente a entrate come quelle per i visti consolari, complessivamente 52 milioni di euro l?anno; l?altra riguarda il piano per una campagna di rilancio dell?immagine del ministero. C?è stato persino chi ha ipotizzato di suggerire una fiction per portare in tv le fatiche quotidiane delle feluche. Ma la vera emergenza resta quella dei fondi. «I recenti, ulteriori tagli», ha spiegato Granara, «hanno oltrepassato la soglia oltre la quale la Farnesina non ha strumenti con cui operare e finirà per non erogare i servizi che è istituzionalmente chiamata a garantire». Per il presidente del Sndmae è irresponsabile continuare a sostenere che l?Italia possa avere una politica estera adeguata coi mezzi inferiori a quelli dell?Olanda, ha affermato Granara. Per la prima volta, inoltre, sono intervenuti i rappresentanti degli altri sindacati degli Esteri: Maurizio Pompei per la Uil, Michelangelo Pipan per la Cgil e Maurizio Polselli per l?autonomo Spa-Rtb. Tutti assai caustici nei confronti dei tagli posti in essere dal ministro dell?Economia, Giulio Tremonti. Visione 2010: un new deal per cambiare ? ? le politiche dell?Italia per la lotta alla povertà nel mondo nei prossimi cinque anni. Questo il titolo del rapporto pubblicato da ActionAid International Italia, quattro giorni prima delle elezioni politiche. Il rapporto interroga il mondo della politica italiana sugli orientamenti futuri per far fronte alle insufficienze dimostrate in passato e per raggiungere i traguardi concordati dall?Unione europea per il 2010. Da Romano Prodi a Gianfranco Fini, da Emma Bonino a Maurizio Gasparri, da Carlo Giovanardi a Walter Veltroni, sono venti i politici intervistati per dire la loro sulle politiche di cooperazione internazionale. Tutti disposti ad affrontare il tema spinoso della cooperazione internazionale: vedremo presto se sapranno mantenere le loro promesse…


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