Volontariato

Farmaci: pubblicità ingannevole

Uno studio di specialisti spagnoli, pubblicato su Lancet, punta il dito sulla pubblicità sulle riviste mediche. Indicazioni errate e riferimenti bibliografici inesatti.

di Daniela Romanello

Dalla rivista Lancet un allarme:la pubblicita’ dei farmaci sulle riviste mediche spesso e’ poco accurata e puo’ provocare un uso improprio da parte dei medici. Questa la conclusione di uno studio condotto da ricercatori spagnoli pubblicato sull?ultimo numero della rivista Lancet. Secondo specialisti della Escuola Valenciana de Estudios para la Salud, le industrie farmaceutiche hanno aumentato i riferimenti bibliografici di studi clinici (dal 1997 obbligatoria in Spagna la presenza di almeno una voce) per promuovere i loro prodotti nella pubblicita’, ma non sempre questi riferimenti sono esatti. Gli autori hanno studiato in particolare il caso dei farmaci antipertensivi e anticolesterolo, verificando quanto i riferimenti bibliografici, presenti in sei giornali medici spagnoli, siano adeguati in termini di efficacia, sicurezza, costi e convenienza. Secondo gli esperti, nel 44% circa dei 102 messaggi promozionali esaminati il riferimento bibliografico non era corrispondente, e il piu’ comune errore era quello che la raccomandazione del farmaco era destinata a un gruppo di pazienti differente da quello della bibliografia. Gli esperti spagnoli invitano quindi a considerare con cautela le pubblicita’ ai farmaci, specialmente quando promettono ”grande efficacia, sicurezza o convenienza”. In un editoriale, il dottor Robert H. Fletcher dell’Harvard Medical School di Boston, pur riconoscendo l’inaffidabilita’ delle pubblicita’, sottolinea che ”ogni medico dovrebbe sempre riferirsi alla sua personale conoscenza e responsabilita’ per giudicare la validita’ delle asserzioni, specialmente quelle della pubblicita”’

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