Salute
Farmaci. Movimento Consumatori: liberalizzare fascia C
L'associazione chiede di andare avanti con le riforme. I dati sulla liberalizzazione dei farmaci da banco rappresentano il limpido esempio di cosa si può ottenere con riforme che guardano all’interesse generale.
1,6 miliardi di euro risparmiati dai cittadini, 3.545 nuove aziende create, 7.470 nuovi occupati: questo è il bilancio dopo cinque anni dal decreto Bersani sui farmaci d’automedicazione. ?Liberare risorse intellettuali e rimuovere gli ostacoli alla concorrenza sono le uniche strade percorribili dall’Italia in questo periodo di crisi. Per tornare a far crescere il Paese non ci sono altre vie, e i dati incontrovertibili sulla liberalizzazione dei farmaci da banco rappresentano il limpido esempio di cosa si può ottenere con riforme che guardano solo all’interesse generale. Adiconsum, Cittadinanzattiva, Federconsumatori, Movimento Consumatori e Movimento Difesa del Cittadino invitano le forze politiche, al di là dei diversi schieramenti, ad abbandonare i molteplici tentativi di bloccare queste riforme e, al contrario, a rilanciare il processo di liberalizzazione.
I risultati ottenuti con la nascita delle parafarmacie potrebbero essere notevolmente incrementati se fossero liberalizzati anche i farmaci con obbligo di ricetta medica non dispensati in regime di S.S.N. (fascia C).
Le previsioni ci dicono che sarebbero possibili risparmi per oltre 250 milioni di euro, 8-9000 nuovi occupati, 3500-4500 nuove aziende e circa 700 milioni di euro investiti con ricadute importanti anche in altri settori.
L’Italia non si può permettere di perdere queste opportunità e non si può permettere di perdere il treno dello sviluppo economico. Con le liberalizzazioni anche le farmacie sono entrate in un’ottica di confronto concorrenziale e di creazione di nuovi servizi ai cittadini.
Qualsiasi legge che dovesse mettere in discussione le norme che hanno permesso di ottenere questi risultati troverà la forte contrarietà delle associazioni dei consumatori. In un periodo di recessione economica in cui anche l’Italia è a rischio non si può più perdere tempo, è necessario abbandonare logiche protezionistiche e agire sulle leve “intelligenti” della concorrenza per dare nuove speranze ai giovani.
Un italiano su quattro, ci dice l’Istat, è a rischi di povertà: non si può continuare a fare finta di niente. Il Parlamento non può continuare a perdere tempo cercando di cancellare le riforme che più hanno portato benefici ai cittadini. Ora è necessario rilanciare sul farmaco, allargando la liberalizzazione ai medicinali con obbligo di ricetta medica, sempre garantendo la presenza di un farmacista per dare le giuste informazioni ai cittadini.
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