Salute

Farmaci Hiv: l’Oms aiuta il Brasile e Bush taglia i fondi

L'Organizzazione mondiale della Salute si è schierata a fianco del Brasile per difendere il diritto dei Paesi poveri a produrre farmaci generici, e gli Stati Uniti, offesi, le hanno tagliato i fondi.

di Carlotta Jesi

L’Organizzazione Mondiale della Salute si è schierata a fianco dei Paesi poveri nella battaglia per il diritto alla cura. Ma questa presa di posizione le costerà molto cara: il 19 maggio, quando da Ginevra ha saputo che il direttore dell’Oms Gro Harlem Brundtland ha approvato la proposta presentata da Brasile e Unione europea per consentire ai Paesi in via di sviluppo di produrre farmaci generici anti Hiv, la Casa Bianca ha infatti deciso di tagliare i fondi all’Organizzione Mondiale della Salute. Il motivo? A gennaio di quest’anno gli Stati Uniti hanno denunciato il governo del Brasile che da quattro anni produce i farmaci generici anti Hiv di cui ha bisogno davanti a una speciale commissione disciplinare dell’Organizzazione Mondiale del Commercio che a giugno dovrà giudicare se il Brasile è colpevole di violazione dei diritti sui brevetti farmaceutici. La presa di posizione dell’Oms potrebbe quindi influenzare la decisione dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, e Bush ha deciso di farla pagare all’Organizzazione di Ginevra tagliando i fondi che le versa: oggi da Washington provengono il 25% dei fondi dell’Oms, d’ora in avanti saranno il 22%.


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