Non profit

Farmaci generici: ecco cosa sono e perché ci conviene sceglierli

La Finanziaria ha modificato la rimborsabilità dei medicinali a favore dei preparati senza marca. Efficaci come gli altri, e molto meno costosi

di Redazione

Apochi mesi dalle modifiche del meccanismo di rimborsabilità dei farmaci, introdotte con l’ultima Finanziaria, il Tribunale per i diritti del malato presenta la campagna “Stare bene spendendo meglio”, con l’obiettivo di informare i cittadini sui farmaci generici. «Abbiamo dato vita a questa campagna perché non si vede un’informazione efficace per i cittadini e gli operatori sui farmaci generici», dichiara Teresa Petrangolini, segretario del Tribunale. Ma cosa sono i farmaci generici, e perché i cittadini dovrebbero esserne informati? I farmaci generici sono medicine utilizzate da anni, il cui brevetto è scaduto, cioè non appartiene più in esclusiva all’azienda farmaceutica che ha introdotto i relativi preparati sul mercato. Infatti, dopo un lungo periodo di tempo diventa possibile anche per altre case farmaceutiche produrli e, per di più, a costi ridotti, poiché non si devono più recuperare le spese per ricerca e sperimentazione. Dal 1° luglio i generici diventano importanti, perché cambia il meccanismo di rimborsabilità dei medicinali. Tra farmaci salvavita equivalenti, infatti, sarà a totale carico del Servizio sanitario nazionale solo quello a prezzo più basso. Ossia il generico. La differenza di prezzo, nel caso di un farmaco di marca, sarà a carico del paziente. Come riconoscere i farmaci generici? Non hanno, per legge, nomi di fantasia, ma solo il nome del principio attivo che ci caratterizza, seguito dal nome dell’azienda che li produce. Attenzione ai falsi, però. Ci sono farmaci con nomi di fantasia simili a quello del principio attivo: informatevi prima dal medico o dal farmacista se si tratta veramente di un generico. In ogni caso un indicatore è il prezzo: i generici costano dal 20 al 50% in meno rispetto ai “gemelli” di marca. Curarsi con i farmaci generici, quindi, conviene ed è sicuro. Eppure, malgrado la legge li preveda dal 1993, date le percentuali di vendita (inferiore all’1%) in Italia possono considerarsi una novità, mentre sono molto “gettonati” in Europa e negli Stati Uniti, dove raggiungono il 40% della spesa farmaceutica. Il mercato italiano dei farmaci generici oggi è costituito da 36 molecole per 300 confezioni. Si stima che con la scadenza progressiva dei brevetti, la percentuale di farmaci generici sul totale delle molecole a disposizione toccherà l’80% e i risparmi di spesa potenziali il 25-30%. Quindi informiamoci sui farmaci generici, e scegliamoli quando andiamo in farmacia: conviene. Per saperne di più: Pit salute tel. 06.36718444, dal lunedì al venerdì, ore 9-17


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