Cultura

Farmaci: azienda canadese sfida Big Pharma

Il nemico delle multinazionali farmaceutiche si chiama Barry Sherman, spiega l'Economist

di Carlotta Jesi

La campagna per l’accesso ai farmaci nei Paesi in via di sviluppo ha trovato un nuovo alleato in Canada: Barry Sherman, direttore generale della Apotex. Un’azienda farmaceutica che vende 180 farmaci generici in 115 Paesi e che, spiega l’Economist in edicola da oggi, fa tremare Big Pharma, il cartello di multinazionali che a marzo dello scorso anno aveva trascinato in tribunale il governo del Sudafrica per impedirgli di importare e produrre farmaci generici anti Hiv con cui combattere l’Aids.

«Campione di lotta contro le aziende che sfruttano oltremodo i brevetti sui farmaci, oltre che filantropo abituato a donare grandi somme di denaro a università e ospedali», secondo l’Economist Sherman sta per sbarcare sul mercato europeo dove intende usare le tecnica anti-patenti che l’ha reso famoso, e anche molto contestato, in Canada: trascinare in tribunale chiunque cerchi di impedirgli di vendere una versione generica di qualche farmaco. Anche se il brevetto su quel farmaco non è ancora scaduto. Prova ne sia che la Apotex, 4,200 dipendenti e 376 milioni di vendite annuali- al momento è coinvolta in 100 cause e spende circa 10 milioni di dollari l’anno in battaglie legali.
Info: www.apotex.ca

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