Welfare

Farmaci: 13 milioni di italiani si curano con quelli non convenzionali

Dal 2000 a oggi sono più che raddoppiate le persone che ricorrono a omeopatia, fitoterapia, osteopatia, agopuntura e chiropratica. In Europa sono oltre 100 milioni. E sempre più italiani, soprattutto giovani, più che del medico si fidano di internet

di Gabriella Meroni

Oltre un italiano su 5 (il 21,2% della popolazione, pari a quasi 13 milioni di persone) fa uso di medicinali non convenzionali (con un +6,7% rispetto al 2012) e l’omeopatia risulta essere la cura alternativa più diffusa. Quando si decide infatti di non affidarsi alla medicina tradizionale, ci si orienta prima di tutto all’omeopatia (76,1%), seguita dalla fitoterapia (con il 58,7%), l’osteopatia (44,8%), l’agopuntura (29,6%) e, infine, la chiropratica (20,4%).

I dati del Rapporto Italia 2017 di Eurispes – rilanciati da Amiot, l’Associazione Medica Italiana di Omotossicologia – sottolineano una crescita esponenziale che si allinea con i trend europei di diffusione delle medicine non convenzionali. L’aumento della fiducia nei confronti delle cure alternative è stato tale che se si fa un raffronto con i dati storici si scopre che in questi anni sono più che raddoppiati: oggi scelgono, infatti, le medicine non convenzionali ben 12.861.000 di cittadini, mentre nel 2000 erano poco più di 6 milioni. Il rapporto offre uno spaccato sui comportamenti, gli usi e le tendenze degli italiani nei confronti di un settore che, nonostante la crisi, continua a crescere ed essere utilizzato sempre di più da parte dagli italiani. «Come rilevato dal rapporto Eurispes l’incremento del ricorso alle medicine non convenzionali è un dato assodato a livello nazionale grazie a una presa di responsabilità sempre più rilevante delle famiglie e degli individui sul proprio stato di salute, all'autodeterminazione della scelta terapeutica, ma soprattutto a modalità relazionali medico/paziente più sensibili alle esigenze del paziente», ha commentato Marco Del Prete, a nome dell’Amiot – Associazione Medica Italiana di Omotossicologia.

L’Italia, quindi, con questo dato rientra a buon titolo tra i paesi europei che hanno maggiormente sviluppato nella popolazione questa consapevolezza: secondo i dati del Consorzio UE CAMbrella, in Europa, non meno di 100 milioni di persone fanno regolarmente uso di prestazioni sanitarie di medicine non convenzionali a livello preventivo e curativo. Dalla ricerca, infine, emerge un altro dato interessante che è quello che riguarda la ricerca delle informazioni che conferma il primato della Rete (con il 47,7%) come mezzo di ricerca sui disturbi della salute: più di tutti (col 64,4%) sono i giovani tra i 18 e i 24 anni a consultare Internet per risolvere i dubbi su questo argomento: soprattutto per capire a che cosa siano dovuti i sintomi/disturbi che si avvertono (91,5%), ma anche sulle buone pratiche/abitudini utili alla salute (79,9%). Il 50,7% usa internet per capire quali esami fare e il 47,4% invece per capire quali farmaci assumere per il proprio disturbo.

Vuoi accedere all'archivio di VITA?

Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.