Giornata Mondiale della Gioventù
3mila giovani con disabilità alla Gmg: insieme è più bello
Attesi un milione di giovani a Lisbona per l'incontro con Papa Francesco. Fra loro, 3mila giovani con disabilità. «Non devono esistere barriere tra le persone con disabilità e normodotati, la Gmg si deve vivere con la massima apertura. Si vedono le reciproche fatiche e anche i disagi», racconta suor Veronica Donatello, responsabile della pastorale delle persone con disabilità
Il sorriso genuino e travolgente di suor Veronica Donatello è un autentico inno alla vita. È anche il più immediato indizio che ci aiuta a capire perché è così tanto amata e stimata. La responsabile del servizio nazionale per la Pastorale delle persone con disabilità per la Conferenza episcopale italiana da alcuni giorni si trova in Portogallo, per partecipare alla 37esima Giornata mondiale della Gioventù – Gmg 2023, al quale prende parte anche Papa Francesco. Lunedì è stata celebrata la Messa d’apertura, mentre ieri si è tenuto un incontro dedicato ai sordi. «Al quale hanno preso parte i circa 3mila giovani partecipanti con disabilità che sono già arrivati. E altri ci stanno raggiungendo in queste ore. Questo è uno dei significati più belli che ho tratto sinora: farlo insieme è più bello», sottolinea suor Veronica.
Sono circa 400mila i pellegrini già arrivati a Lisbona per l’occasione. L’Italia è al secondo posto dopo la Spagna per numero di partecipanti, con oltre 65mila presenze. Molta gente sta seguendo gli eventi della Gmg senza passare per la registrazione. La Cidade da alegria, ovvero la “Città della gioia” allestita nei Jardim Vasco de Gama, nel quartiere di Belèm a Lisbona, è presa d’assalto. È stata suddivisa in due grandi aree: la Fiera vocazionale, all’ingresso della quale sono stati collocati alcuni totem con i nominativi dei partecipanti e le immagini delle passate Gmg, e l’area della Riconciliazione, dove i giovani si mettono pazientemente in fila per la confessione, nei vari idiomi.
All’interno della Gmg ci sono tanti momenti dedicati ai giovani con disabilità anche gravissime. Suor Veronica, che di questo si occupa da anni, in passato ha vissuto parecchi momenti come questi. «Ed è sempre un’esperienza nuova e arricchente», sottolinea. «Sia sotto il profilo spirituale che sociale. Il comitato organizzatore locale bene ha fatto quest’anno a coinvolgere e valorizzare persone con differenti disabilità nell’allestire il programma degli eventi: cito su tutti un giovane con Sindrome di Down, un influencer, che ieri è stato coinvolto nell’incontro con i sordi. E a questo appuntamento hanno preso parte anche coloro che ci sentono benissimo, perché si tratta comunque di una esperienza di vita e di crescita interiore, molto formativa. Lo spirito è questo, insomma».
Il comitato organizzatore locale ha coinvolto e valorizzato persone con differenti disabilità nell’allestire il programma degli eventi: cito su tutti un giovane con sindrome di Down, un influencer, coinvolto ieri nell’incontro con i sordi
suor Veronica Donatello
«L’accessibilità dei testi e dei luoghi è un ulteriore passo avanti: ogni anno si fa tesoro della precedente edizione per migliorare. Devo peraltro dire che, per tradizione, il tema dell’accessibilità è sempre stato al centro dell’attenzione della Giornata mondiale della Gioventù. Perché dev’essere inclusiva al massimo. Ecco il significato dei maxi-schermi collocati in più punti, per consentire a tutti di seguire bene – anche attraverso la Lingua dei segni – i lavori. Naturalmente non mancano le aree dedicate a persone con disabilità molto particolari».
«È più bello insieme: questa è la frase più ricorrente in questi primi giorni di accoglienza», puntualizza Suor Veronica. «Non devono esistere barriere tra le persone con disabilità e normodotati, la Gmg si deve vivere con la massima apertura. Si vedono le reciproche fatiche e anche i disagi che si affrontano quotidianamente. Ecco, se devo individuare il lato più bello che emerge in queste Giornate sono i volti dei partecipanti. E i luoghi. Poi, è chiaro, si intrecciano migliaia di storie. Ma è bello vedere che le persone con gravi disabilità, che talvolta si spaventano di fronte ai controlli o a certe situazioni cui non sono abituate, sono aiutate da altri giovani che si prestano a fare da mediatori agli ingressi. Esperienze normali, non straordinarie, perché di questo è fatta la vita di ciascuno di noi. Si va oltre l’evento in sé, insomma. Ed è importante esserci».
Non devono esistere barriere tra le persone con disabilità e normodotati, la Gmg si deve vivere con la massima apertura. Si vedono le reciproche fatiche e anche i disagi che si affrontano quotidianamente
suor Veronica Donatello
Credits: foto gentilmente concesse da Câmara Municipal de Lisboa, Comitato organizzatore locale della Gmg 2023 e Suor Veronica Donatello
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