Non profit
Farfood, nella Valle del Tevere la ristorazione si fa solidale
Un bistrot FarFood inaugurato lo scorso 8 aprile, alla base di un progetto riservato a tutte le tipologie di disagio con l'obiettivo di trovare una collocazione nel mondo del lavoro, con la collaborazione di professionisti del settore che affiancano i ragazzi ospiti della cooperativa e impresa sociale “Il desiderio di Barbiana”
di Redazione
Prodotti bio di alta qualità, un servizio basato sulla gentilezza e sul sorriso del personale, con il valore aggiunto dell’inclusione lavorativa per persone con disabilità. In poco meno di due mesi, il bistrot FarFood ha iniziato a far parlare di sé in termini molto lusinghieri. Unica nel suo genere, questa attività di ristorazione solidale è stata progettata per permettere a tutte le tipologie di disagio di trovare una collocazione nel mondo del lavoro. Il progetto nasce dalla collaborazione di professionisti del settore e ragazzi ospiti della cooperativa e impresa sociale “Il desiderio di Barbiana”, che dà risposte a situazioni complesse in cui la sofferenza psicologica e il disagio si intrecciano con fenomeni di esclusione ed emarginazione. La cooperativa gestisce una comunità diurna e residenziale e vari progetti sociali ed educativi nel Lazio.
Inaugurato lo scorso 8 aprile, FarFood ogni giorno ha i tavoli pieni. I clienti si dicono soddisfatti della qualità dei prodotti offerti e della location, giudicata accogliente e curata. Il contesto naturalistico, poi, è davvero straordinario: parliamo della Riserva naturale regionale “Nazzano Tevere-Farfa”, nella Valle del Tevere a nord di Roma. Sinora sono stati inseriti quattro volenterosi ragazzi (affiancati da professionisti del settore della ristorazione) che hanno portato gioia e diversità tra i tavoli del locale. Una miscela gradita dai clienti.
Dei giovani del progetto ristorazione solidale Farfood, due provengono dalla cooperativa “Il desiderio di Barbiana”. Il passaparola che si è generato è un altro segnale importante del successo dell’iniziativa, che vuole aprirsi al territorio. Presto si aggiungeranno altri sette ragazzi, uno al mese, in modo da valutare l’evoluzione dell’operatività con l’obiettivo di inserire tutti con un regolare contratto di lavoro.
I giovani protagonisti di questa avventura sono coinvolti in tutte le attività, dalla pulizia al servizio, alla cucina, per permettere loro di trovare la propria identità adulta e l’emancipazione. Fondamentale è il processo di formazione che, attraverso il contributo al lavoro, favorisce l’inserimento nel legame sociale. Il progetto, infatti, è nato con l’obiettivo di utilizzare il lavoro come strumento di inclusione sociale. Il bistrot è aperto a tutti. La cucina è operativa dalle 10:30 alla mezzanotte di venerdì, sabato, domenica e festivi, ma il locale è molto gettonato anche per eventi privati (ha già ospitato numerose feste di famiglia, compleanni, comunioni e battesimi, e già arrivano le prime prenotazioni per i matrimoni). Sono in programma giornate con menu degustazione, destinate ad ampliare il movimento creato intorno al punto ristoro. Un ruolo chiave è recitato anche dalla meravigliosa cornice della Riserva naturale, la quale offre agli ospiti la possibilità di affiancare alle delizie solidali l’organizzazione di passeggiate per i sentieri nel parco con giri in canoa o sul battello.
Il punto ristoro FarFood, realizzato grazie ai contributi della Diocesi di Civita Castellana, della Regione Lazio e di alcune Fondazioni private, oltre ai tanti sostenitori che hanno dato un contributo personale, offre 90 coperti (30 interni e 60 esterni), con piatti buoni e inclusivi che, dalla colazione alla cena, sono preparati da uno chef professionista: con competenza esalta i prodotti bio e a Km0, con selezioni adatte ai vegani e senza glutine. Dal caffè ai gelati, è un racconto del territorio che parla di gusto e solidarietà, con un’area shop dedicata ai prodotti generati dalle numerose iniziative di inclusione lavorativa sviluppate dall’impresa sociale, tra cui l’intera linea di birre prodotte da L’Abbarrato, un birrificio artigianale creato da “Il Desiderio di Barbiana”. Adiacente al bistrot è disponibile anche un’area barbeque self-service a disposizione dei visitatori della Riserva naturale.
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