Economia

Faremo un hospice, senza accanimenti

La sfida del gabbiano di Pontevico. Sarà il primo in Italia gestito da una cooperativa sociale. Avrà 16 posti letto e 30 persone a lavorarvi. Un terzo dei costi è coperto dalla Regione Lombardia

di Chiara Sirna

Di servizi sanitari all?attivo ne hanno già tantissimi e a breve apriranno un hospice. Il primo interamente realizzato e autogestito in Lombardia da una cooperativa sociale.«Ci mancava una struttura per malati terminali e abbiamo pensato di realizzarla acquistando l?ex ospedale dismesso di Pontevico», spiega Francesco Luzzardi, presidente della cooperativa Il Gabbiano, in provincia di Brescia. «E così entro il 2007 al posto di quella che nell?Ottocento era una residenza nobiliare, sorgerà un ricovero con 16 posti letto. Pochi, proprio per garantire il massimo comfort agli ospiti».

Il piano di organizzazione interna è ancora in itinere, ma una cosa è già stata stabilita all?unanimità: nell?hospice entreranno soltanto cure palliative per alleviare il dolore.«Non impiegheremo né chemioterapia né radioterapia», assicura Luzzardi. «Lo stesso direttore sanitario dovrà essere un medico palliativista o un anestesista. Il resto dell?équipe invece sarà composta da infermieri professionisti, psicologi, psicoterapeuti, assistenti sociali, cuochi e addetti alle pulizie, per un totale di circa 30 persone».

Come coprire i costi di un progetto che, stando alle stime, arriverà a sfiorare i 3 milioni di euro? Una prima sovvenzione, 944.600 euro, è arrivata direttamente dalle casse regionali nell?ambito del progetto di sostegno alle strutture extraospedaliere per malati terminali. Il resto cadrà invece sulle spalle della cooperativa, che a quanto pare però sembrano essere sufficientemente larghe. «Ci autofinanzieremo», afferma il presidente. «Se necessario apriremo un mutuo o un?ipoteca sulle strutture di nostra proprietà». Il Gabbiano ha chiuso infatti il 2004 con un bilancio di 9 milioni di euro. La comunità psichiatrica residenziale L?altra esperienza, con 17 posti letto è attiva da soli tre mesi, ma il ventaglio di servizi offerti è amplissimo: una comunità residenziale per nove disabili, un centro socio-educativo diurno sempre per disabili, una Rsa con 106 posti letto a Piadena e soprattutto la gestione di reparti all?interno di nove Rsa private. Impegno che di per sé assicura una gran fetta del fatturato annuo. «Quasi la metà arriva dalle case di cura», conclude Luzzardi.«Per il resto dall?assistenza domiciliare di minori e anziani, dalle convenzioni con i Comuni, dai due asili nido e dall?accreditamento con i voucher regionali?.

Info: Il Gabbiano
tel. 030.993.0594 – 030.993.0282

www.ilgabbiano.it

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