Economia

Fare reti per i pescatori indiani per motivare gli operai italiani. Alla Cittadini la solidarietà è double-face

Progetto dell'azienda di Brescia

di Redazione

Nel 2011 che valore può avere un retificio per la fabbricazione di reti di pesca? E, di conseguenza, che significato ha l’impegno quotidiano dei suoi lavoratori? Domande che probabilmente i dipendenti della piccola impresa tessile Cittadini si facevano ogni mattina entrando in azienda. Ma dal 2007 ognuno di loro ha delle risposte in più. È stata, infatti, la necessità di motivare il personale, oltre alla voglia di portare un contributo concreto in territori in cui la rete rappresenta, davvero, la vita e la possibilità di un riscatto sociale, a spingere l’azienda Cittadini a ideare e costruire un retificio a Rameswaram, nel Tamil Nadu, in India.
Il progetto “Reti di solidarietà femminile” è nato per dare sostegno allo sviluppo locale e alla promozione della donna proprio in quella regione costiera, attraverso la realizzazione di un retificio meccanico per la produzione di reti da pesca. La rete è stata fin dal principio non solo l’oggetto produttivo e di sviluppo dell’intervento, ma anche, in senso figurato, il metodo di costruzione dell’iniziativa. Cittadini ha stipulato, da subito, una partnership con la Fondazione Tovini, che ha assunto il ruolo di coordinamento, aggregando una serie di altri soggetti istituzionali.
Il progetto, che oggi si autosostiene, è stato infatti finanziato per quattro anni, in varie fasi, da Regione Lombardia, Conferenza episcopale italiana e Fondazione Cariplo. Partner locali sono invece Smss – Sivagangai Multipurpose Service Society (una sorta di Caritas territoriale) e la Diocesi di Sivagangai. L’insediamento del retificio ha contribuito al ripristino dell’attività ittica in generale, favorendo l’insediarsi, direttamente in loco, di nuove attività complementari. Nell’intero distretto di Ramanathapuran esistevano infatti solamente due laboratori per la produzione di reti da pesca, collocati vicino alla città, ma a più di 50 chilometri dal mare. Il nuovo retificio è invece localizzato all’interno dell’isola di Rameshwaram e dunque è immediatamente accessibile ai pescatori. Inoltre, nell’ambito delle comunità, si sono sviluppati 184 Self Help Group, ognuno formato da circa 20 donne, che si incontrano settimanalmente discutendo di difficoltà e necessità e cercando, insieme, di trovare le soluzioni migliori.
«Grazie all’acquisizione di competenze personali e professionali e a un lavoro dignitoso, queste donne hanno così la possibilità di ritagliarsi un ruolo nel contesto familiare e nella comunità. Il “fare reti” è un lavoro che valorizza la concretezza, la creatività e la tenacia tipicamente femminili», spiega l’amministratore delegato, Pia Cittadini. «Questo progetto è stato impegnativo e faticoso, al di là di ogni nostra aspettativa, ma ha certamente cambiato il nostro modo di fare impresa e di motivare e rapportarci anche con i nostri stessi dipendenti». La Cittadini ha donato alla Diocesi di Sivagangai il retificio, gestito direttamente dalle donne, che l’hanno chiamato, non a caso, “Insieme”.


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