Economia

Fare di più con meno. La sfida dell’impresa sociale

Il modello social alla conquista dei pubblici esercizi e il mondo della cultura. Una tendenza sempre più massiccia al centro di due incontri da non perdere. L'11 settembre a Milano e il 13/14 a Riva del Garda

di Redazione

L’ultima frontiera dell’impresa sociale sono i pubblici esercizi. Ristoranti, negozi, birrifici. Persino una polpetteria, appena nata a Milano: si chiama Ciccilla e la gestisce la cooperativa Anni Versati.  O negozi come L’ape bianca, la bottega bolognese di Ecoliving (loro la chiamano “biottega”) che vende prodotti di cooperative sociali e a km zero. Quello sulle strutture commerciali gestite da cooperative sociali è uno dei workshop più curiosi che si terranno durante il X Workshop sull’impresa sociale (Riva del Garda, 13-14 settembre), dedicato quest’anno alla “Innovazione su misura. Fare di più con meno”: negli Usa hanno appena lanciato un’app per mapparle. Non solo. Il format dell'impresa sociale sta conquistando ancche il mondo della cultura (l'inchiesta completa sul numero di Vita in edicola da venerdì). Una sfida del convegno che l'11 settembre si terrà al teatro Puccini di Milano (in allegato il programma), dove verrà presentata la scelta della più importante compagnia teatrale italiana, quella dell'Elfo, che dallo scorso anno si è trasformata in impresa sociale. 

«Molte sono start up», spiega Flaviano Zandonai, segretario di Iris Network, «per cui è interessante capirne la sostenibilità e chiedersi se sono scalabili: si può fare il franchising della polpetta?». Ad aprire i lavori sarà una riflessione sulle opportunità derivanti dalla Social Business Initiative‎ della Commissione europea, mentre la plenaria di chiusura ragionerà di “impresa sociale e innovazione”: Alessandro Fusacchia, coordinatore della task force sulle start up del Ministero dello sviluppo economico, che a pochi giorni dall’annuncio della nascita delle iSrl (dove "i" sta per innovazione), «dialogherà con noi per capire come le imprese sociali e le cooperative sociali possono contribuire a sostenere questo sistema», dice Zandonai.


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