Economia

Far business con i dittatori non costa nulla

Perchè la Sace assicura imprese che fanno business con ditattori impegnati in conflitti sanguinosi?

di Paolo Manzo

Sulla cancellazione del debito…

…la Sace aveva lasciato due domande in sospeso, grazie alla prontezza del suo ufficio stampa. Ma, si sa, Scooperation non demorde facilmente e già oggi è in grado di offrirvi le risposte, ottenute dalla viva voce di Giorgio Tellini, amministratore delegato Sace, intercettato lo scorso 25 ottobre al Museo della Scienza di Milano durante il seminario internazionale Immaginare il futuro.

Prima domanda: Chi ha pagato i 2,046 miliardi di euro cancellati lo scorso anno a Bagdad e riguardanti gli anni compresi tra 1979 e 1988? Tellini ammette che «il costo è stato sostenuto dal bilancio statale nel momento in cui sono stati trasferiti i crediti garantiti dalla Sace ?ente pubblico? alla Sace ?società per azioni?. La Sace ha provveduto alla cancellazione ma non ha quindi subìto un impatto sul proprio bilancio, perché quando li ha ricevuti in dotazione come capitale della società li ha presi in carico al valore che era di presumibile realizzo. Dopo la collettività ha sostenuto l?onere nel trasferimento di questi capitali». Chiarissimo.

Seconda domanda: Perché la Sace assicura imprese che fanno business con dittatori impegnati in conflitti sanguinosi, come nel caso di Saddam Hussein negli anni in cui gassava i curdi e dichiarava guerra a Teheran? Essendo di proprietà del ministero dell?Economia non si pone un problema etico? Per Tellini «dei principi ci sono e i Paesi vengono valutati in base a vari criteri. Uno di questi è la l?affidabilità politica ed è frutto di un concerto internazionale in sede Ocse. La classificazione Paese è fatta da trenta Paesi industrializzati che condividono la valutazione del Paese in questione». Tradotto: negli anni compresi tra il 1979 e il 1988 l?Iraq era considerato dai Paesi membri dell?Ocse affidabile politicamente….

Questioni di Fao…

… Il primo Congresso mondiale sulla comunicazione per lo sviluppo si è tenuto dal 25 al 27 ottobre presso la Fao, a Roma. Peccato che gran parte dei personaggi annunciati – da Joseph Stiglitz a Hylary Benn, passando per Paul Wolfowitz – non ci fossero. Peccato che al ?taglio? dei nomi illustri non ha corrisposto nessun ?taglio? delle spese organizzative.

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