Economia

Far bene il bene: la lezione di Angelo Ferro

Dal turismo alla disabilità passando per il reinserimento sociale. Questi gli ambiti in cui operano le cinque realtà finaliste del premio alla memoria del grande filantropo ed economista. Nell’Aula magna dell’Università degli studi di Padova, giovedì 15 giugno, la giuria ha decretato vincitrice l'associazione sarda Le Rondini riconoscendo in essa l'innovazione in termini di processo e prodotto. Si conclude così la settima edizione del premio promosso da Fondazione Emanuela Zancan e Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, con il sostegno di Intesa Sanpaolo e il patrocinio di CSVnet, Acri e Forum Terzo Settore

di Rossana Certini

L’associazione Le Rondini, nata nel 2018 da un gruppo di famiglie del Sulcis Iglesiente in Sardegna per dare sostegno alle persone con disabilità e alle loro famiglie, vince la settima edizione del Premio Angelo Ferro per l’innovazione nell’economia sociale.

«Questo progetto è parte integrante della mia storia personale e di quella dei tanti volontari che ne fanno parte», spiega Franca Boi, presidente dell’associazione, «il nostro impegno è rivolto prevalentemente ai malati di Sla, sclerosi laterale amiotrofica, una patologia che ha un’incidenza importante nella nostra ragione e che pian piano ti riduce a non poter parlare e a non respirare autonomamente. Quando si è ammalato mio padre mi ritrovai nel reparto di rianimazione con persone che avevano la mia stessa problematica. E insieme decidemmo di fondare Le Rondini per sostenerci a vicenda. Ricordo che la prima domanda che feci al medico fu: “cosa posso fare?” e lui mi rispose che potevo solo spostare le lancette. Decisi allora di impegnarmi per regalare a questi malati il sogno di andare al mare. Nasce così il primo stabilimento capace di accogliere persone ventilate meccanicamente. Lo stabilimenti negli anni è diventato una metta per tantissime persone con disabilità gravissime di ogni tipo e possiamo dire di aver reso il mare accessibile a tutti. Le Rondini è un grosso progetto di innovazione che ha aperto le porte al turismo accessibile nel nostro territorio».

Nel 2018 a Maladoxia (Sant’Antioco) l’associazione ha costruito il primo stabilimento balneare in Sardegna completamente accessibile, permettendo alla persona con disabilità e alla sua famiglia di vivere le vacanze in serenità, perché in grado di garantire la balneazione a persone con tutti i tipi di disabilità: sensoriali, motorie, in ventilazione meccanica (Sla e Sma). Nel 2022 lo stabilimento ha registrato oltre 1200 presenze, anche provenienti dall’estero. Nello stesso anno è stato inaugurato un nuovo stabilimento balneare a Portopino.

Inoltre, l’Associazione ha realizzato nel 2019 un centro ricreativo diurno “Domo Noa” a Carbonia, completamente domotico e accessibile.

A premiare l’associazione Le Rondini, durante la cerimonia ufficiale del 15 giugno nell’Aula magna dell’Università degli studi di Padova, è stato Giovanni Bazoli, presidente emerito di Intesa Sanpaolo. All’evento di premiazione, moderato da Giampaolo Cerri, caporedattore Vita Magazine, sono intervenuti, anche, Roberto Saro, segretario generale di Fondazione Cariparo; Cristina Balbo, direttore regionale Veneto Ovest e Trentino Alto Adige Intesa Sanpaolo e Tiziano Vecchiato, presidente della Fondazione Emanuela Zancan.

La giuria − presieduta da Giovanni Bazoli, e composta da Andrea Cavagnis, presidente Fondazione Opera immacolata concezione Onlus; Stefano Consiglio, Università degli studi di Napoli Federico II; Giuseppe De Rita, presidente del Censis; Maurizio Ferrera, Università statale di Milano; Elena Granaglia, Università degli studi Roma Tre; Gilberto Muraro, presidente di Fondazione Cariparo; Vanessa Pallucchi, presidente del Forum Terzo Settore; Romilda Rizzo, Università degli studi di Catania; Chiara Tommasini, presidente CSVnet; Tiziano Vecchiato, presidente della Fondazione Emanuela Zancan e Stefano Zamagni, Università di Bologna − ha assegnato il Premio Angelo Ferro per l’innovazione nell’economia sociale a Le Rondini, spiegando che: «l'esperienza si è contraddistinta in quanto originale in termini di innovazione di processo e prodotto. Hanno reso un bene comune fruibile a tutti, eliminando le barriere che limitavano l'accesso, e offerto un servizio che può essere generalizzabile anche ad altre condizioni di difficoltà (nell'accesso ad altri spazi naturali, nel vivere in serenità una vacanza, ecc.). Apprezzato anche il circuito economico inclusivo creato grazie a servizi economicamente sostenibili e altamente inclusivi».

In finale anche: l’ Associazione Circolo Oasis S. Maria di Castello Odv di Genova, che gestisce il “Progetto Insieme − Sportello Genitori”, un luogo gratuito dedicato alle famiglie in difficoltà socio-economica con bambini che frequentano i nidi d'infanzia; la Fondazione Bambini e autismo Onlus di Pordenone, che ha dato vita alla prima rete globale di servizi per l'autismo in Italia, avviando 25 anni fa a Pordenone un centro per la diagnosi precoce e la riabilitazione; la Fondazione Ced Regina Pacis di Quarto (Napoli), che con il progetto Puteoli Sacra ha avviato un’impresa sociale impegnata nella valorizzazione del patrimonio artistico diocesano del Rione Terra di Pozzuoli (NA) con il coinvolgimento di persone provenienti dall'area penale (IPM Nisida e CCF Pozzuoli) e giovani professionisti del settore che, al momento dell'avvio delle attività, erano disoccupati e Io do una mano Ets di Milano che realizza e consegna gratuitamente ausili personalizzati a bambini e ragazzi con agenesia degli arti superiori, seguendoli durante tutta la loro crescita. Ogni dispositivo è creato sulla base delle esigenze, sia dal punto di vista delle necessità fisiologiche sia per ciò che concerne i gusti estetici e le preferenze.

Si conclude così la settima edizione del premio dedicato al prof. Angelo Ferro, imprenditore, docente universitario e uomo impegnato nel sociale che ha ricoperto numerose cariche associative fino alla sua scomparsa avvenuta il 13 marzo 2016.

L’edizione di quest’anno ha raccolto complessivamente 295 candidature, con esperienze originali di economia sociale sviluppate in tutto il territorio nazionale. Al vincitore è andato un premio di 10.000 euro, mentre alle altre quattro finaliste 2.500 euro ciascuna.


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