Mondo
Fao: sugli aiuti umanitari Berlusconi fa marcia indietro
La proposta di decontabilizzarli dai bilanci di stato subito definita "transitoria" e "legata all'emergenza"
di Chiara Sirna
Le ong non hanno fatto neanche in tempo a gioire per la proposta di decontabilizzare gli aiuti umanitari dai bilanci statali, che il primo ministro ha fatto subito marcia indietro. “La proposta di non conteggiare negli impegni di bilancio Ue gli aiuti economici dei paesi europei alle nazioni in difficoltà per la crisi del cibo – ha precisato Silvio Berlusconi – riguarda solo eventuali aumenti rispetto agli aiuti già previsti, e comunque un periodo transitorio connesso all’emergenza”.
Nel suo discorso alla plenaria Fao Berlusconi aveva dichiarato testuali parole: “L’Italia, nel prossimo semestre di presidenza, si pone la missione di riuscire a far decidere ai membri del Consiglio europeo che gli aiuti che i paesi Ue daranno non siano conteggiati negli impegni di bilancio visto il momento tragico per la fame nel mondo”.
Niente da fare: quello che per le organizzazioni non governative è sempre stato un cavallo di battaglia era e resterà tale.
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