Formazione

Fao: pronto il documento del Forum ong

Ecco i punti della dichiarazione finale

di Redazione

Il cibo prima di tutto. Ma che sia un cibo autodeterminato, sano, equamente ripartito. Si articola su questa constatazione semplice ed essenziale la ”dichiarazione finale” che il Forum delle Ong presentera’ domani mattina al Vertice sull’alimentazione della Fao. Un rappresentante del Forum avra’ quattro minuti per spiegare le linee guida elaborate da duemila delegati delle terre piu’ povere del mondo, una manciata di parole scritte in due pagine per sintetizzare una strategia politica e di azione contro la fame e la malnutrizione. La ”dichiarazione finale”, ratificata in tarda serata dall’ assemblea del Forum, ripercorrera’, in sintesi, i temi base del documento attorno al quale si sono svolti in questi giorni i lavori dei delegati convenuti a Roma. In particolare, sottolineera’ la necessita’ di riconoscere ”il diritto ad una alimentazione adeguata, facendo in modo che gli Stati siano ritenuti responsabili delle persone che vivono nei loro territori” e dunque anche del loro benessere. Ma una alimentazione adeguata, sottolinea il documento, significa anche un cibo ”libero da sostanze non sane”, l’ accesso ”all’ acqua potabile come alle risorse produttive, la terra, i mari, le sementi, la tecnologia, il credito”. Altro diritto importante per il Forum, che domani sara’ sottolineato al Vertice Fao, e’ quello alla ”sovranita’ alimentare, cioe’ il diritto dei popoli di definire le proprie politiche e strategie per la produzione sostenibile, per la distribuzione e il consumo di cibo, garantendo cosi’ il diritto alla nutrizione all’ intera popolazione”. Non solo: per i delegati al forum, sovranita’ alimentare significa anche un sistema commerciale diverso dall’ attuale, un sistema commerciale che ”permetta di prosperare anche ai gruppi marginali delle aree rurali, come i piccoli coltivatori, le popolazioni indigene e le comunita’ di pescatori”. Altro punto forte della dichiarazione sara’ il concetto dei ”modelli agro-ecologici di agricoltura, che dovrebbero diventare i modelli dominanti per sostenere la diversita’ culturale e biologica e creare l’ uso sostenibile dell’ ecosistema terrestre e marino”. Da qui la richiesta decisa di bandire gli ogm, vero punto di scontro tra il Forum e il Vertice. Parole chiare quindi e in parte divergenti dalle politiche della Fao, che domani saranno scandite da un delegato del Forum proprio al Vertice, perche’, ”pur nelle differenze, il dibattito deve continuare”, dice Antonio Onorati, presidente del Forum. ”Il dialogo e’ fondamentale – spiega Sergio Marelli, presidente del Comitato italiano organizzatore del Forum – oggi 35 nostri delegati si stanno confrontando per la prima volta ‘pari a pari’ con delegati dei Governi presenti al Vertice. E’ importante che tutti i Governi del mondo ascoltino con attenzione i due punti di vista che emergono dal confronto. Nella Fao c’ e’ un oggettivo vulnus giuridico perche’ le associazioni, le Ong, i movimenti non hanno uno spazio d’ espressione istituzionalizzato. Noi vogliamo – ha concluso – che venga riconosciuto il nostro ruolo e dunque anche le nostre proposte”.


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