Cultura

Fao: polemica ong Alemanno

Duro il focal point del Forum, Antonio Onorati, che dice: «Le nostre non sono astrazioni». Alemanno: "Sbagliato parlare di fallimento".

di Giampaolo Cerri

«Definire astrazioni le istanze portate in questi giorni al Forum della Sovranità Alimentare da oltre 2mila rappresentanti della società civile e delle organizzazioni non governative di tutto il mondo è superficiale se non offensivo nei confronti di persone che sono giunte qui a Roma per testimoniare l’assoluta mancanza di volontà politica in varie aree del pianeta di cambiare la grave situazione della fame nel mondo».
Questa la secca replica di Antonio Onorati, membro del Comitato internazionale del Forum per la Sovranità Alimentare, alle parole di oggi del ministro Alemanno, che ha definito l’alleanza contro la fame proposta dalla Fao un ”naturale completamento” dell’alleanza contro il terrorismo e un’alternativa positiva all’astrazione ideologica e alle degenerazioni violente del movimento che ha manifestato sabato scorso a Roma.
«L’incosistenza», ha proseguito Onorati, «semmai è tutta dei governi dei Paesi che fino ad oggi hanno dimostrato di non volere cambiare le cose. Ricordiamo inoltre che i contadini così come gli indigeni, i pescatori e gli attivisti che da troppi paesi non sono potuti venire a Roma, sono in prigione per avere difeso i loro diritti e quelli dei più deboli, non certo per aver commesso atti terroristici».

Per Sergio Marelli, “la questione del Codice Internazionale per il Diritto all’Alimentazione è di primaria importanza per il completo riconoscimento della Sovranità alimentare, che in questi giorni abbiamo dimostrato essere l’unica via percorribile per risolvere il problema della fame nel mondo. Non condividiamo in alcun modo la soddisfazione del Ministro Alemanno per il raggiungimento dell’alleanza internazionale. I 24mila poveri che muoiono di fame ogni giorno, non sanno cosa farsene di questa soddisfazione. Ribadiremo l’assoluta priorità del Codice quando presenteremo giovedì prossimo alla Fao il piano di azione che verrà finalizzato in questi giorni”.
“Non capisco quando e in quale sede avrei definito il mondo delle Ong tenuto in piedi da persone inconsistenti”. E’ quanto ha dichiarato il Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Gianni Alemanno, in risposta alle accuse lanciate dai vertici delle Ong intervenuti oggi al Vertice mondiale sull’alimentazione della Fao. “Ho sempre avuto ed ho il massimo rispetto – ha continuato il Ministro – per il lavoro svolto dalle Organizzazioni non governative, dal mondo del volontariato e dall’associazionismo sociale, come dimostrano i miei tanti anni di impegno a fianco del Terzo settore e del non profit”. “In particolare ritengo – ha spiegato Alemanno – che le Ong siano indispensabili nelle opere di cooperazione internazionale e che la stessa attivita’ della Fao sarebbe impossibile senza il concorso attivo di queste organizzazioni. L’alleanza internazionale contro la fame lanciata da Diouf, di cui ci siamo dichiarati convinti assertori, si fonda proprio sulla mobilitazione della societa’ civile organizzata.” “Ritengo, invece – ha proseguito – che sia totalmente sbagliato sminuire i risultati del Vertice Mondiale sull’Alimentazione e, addirittura, parlare di fallimento. In questo modo si da’ una picconata alla credibilita’ della Fao e si indebolisce l’operato dell’unica Agenzia operativa nel campo della solidarieta’ e della cooperazione internazionale e si offendono anche i governi dei Paesi in via di sviluppo che hanno partecipato ai quattro giorni di vertice”.
Per ulteriori informazioni sul Forum per la Sovranità Alimentare visitare il sito: forumfoodsovereignty.org

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