Volontariato
Fao: la delusione delle ong salesiane
Cogente delusione del Vis sui risultati del vertice Fao. Pessime le loro valutazioni
“Il vertice Fao poteva diventare l’occasione per i “grandi della terra” di dare nuovo slancio agli sforzi compiuti. Invece sarà ricordato non tanto per il documento finale firmato, paradossalmente, all’apertura dei lavori; né per una proposta concreta in grado di fronteggiare il dramma della povertà universale. Ma sarà ricordato per la totale assenza di coloro che oggi definiscono le strategie economiche mondiali e che spartiscono e distribuiscono le ricchezze tra vari paesi”.
Queste le amare le parole del Vis, l’ong di riferimento delle Opere salesiane, all’indomani della chiusura del terzo vertice mondiale sull’alimentazione.
Continua il commento del Vis : “Se da un lato la FAO ha denunciato con ritardo una mancanza di volontà da parte dei paesi sviluppati di tenere fede agli impegni assunti nel 1996, dall’altro l’atteggiamento dei governi dei paesi ricchi ha chiarito quale sia la reale considerazione dell’esistenza umana. Hanno, infatti , dimostrato di non riconoscere a questo Organismo l’autorità politica di negoziatore internazionale e il ruolo di interlocutore accreditato per la risoluzione dei problemi legati all’alimentazione.”
Secondo il Vis il fallimento delle strategie mondiali utilizzate fino ad oggi sta diventando incontrollabile, anche a causa del peso burocratico e economico delle pachidermiche agenzie Internazionali dell’ONU, che – dice l’ong salesiana-“oggi non rivestono più quel ruolo indipendente necessario a garantire i principi ed i valori per il riconoscimento del diritto inviolabile ad un’esistenza dignitosa per ogni essere umano”.
L’invito urgente dei salesiani è a ripensare a tutto il sistema in cui viviamo in termini di politiche economiche, alimentari, ambientali, culturali e sociali “affinché il prezzo da pagare non sia la cancellazione dell’intero genere umano dalla faccia della terra”.
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