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Fao: Diouf chiede sostegno per suo progetto di riforma

Le proposte di riforma del Direttore Generale servirebbero a rendere l’agenzia più flessibile e ricettiva alle esigenze dei paesi membri.

di Chiara Brusini

Il Direttore Generale della Fao, Jacques Diouf, ha chiesto ai paesi membri di sostenere le proposte di riforma da lui presentate, tese a snellire la burocrazia dell?Organizzazione e a renderla più flessibile e ricettiva nei confronti delle esigenze dei paesi membri.   Questo articolato pacchetto di riforme è uno dei passaggi più importanti, insieme con il Programma di Lavoro e Budget per il biennio 2006-2007, dell?intervento introduttivo del Direttore Generale alla Conferenza dei 189 membri.   Diouf, parlando alla Trentratreesima Sessione dell?Organo che governa l?Organizzazione, ha detto che questa proposta di riforma è nata come risposta alla richiesta della comunità internazionale di riformare profondamente il sistema Nazioni Unite, e coordinare meglio gli interventi dei diversi organismi dell?Onu per raggiungere gli Obiettivi del Millennio.   In considerazione delle prove più difficili cui l?Organizzazione è stata chiamata nel corso degli ultimi due anni, Diouf ha fatto appello alla saggezza dei paesi membri affinché diano alla Fao le risorse di cui ha bisogno per il prossimo biennio. Ha poi fatto notare che per il biennio 2004-2005, la Conferenza della Fao aveva approvato un budget di 749,1 milioni di dollari, un aumento in termini nominali rispetto al biennio precedente, ma in termini reali un taglio delle risorse di circa 51 milioni di dollari.   Tra le sfide principali con cui l?Organizzazione ha dovuto fare i conti nel corso degli ultimi due anni vi sono state le conseguenze di emergenze regionali e mondiali come: – assistere 18 paesi africani nella lotta contro le locuste mediante il monitoraggio, la  sorveglianza ed il trattamento di 13 milioni di ettari di campi infestati nei  paesi del Sahel e del Nord Africa; – aiutare i sopravvissuti allo tsunami, in particolare le devastate comunità di pescatori,  a riprendere l?attività produttiva e recuperare i mezzi di sussistenza, mediante vasti programmi di soccorso e di ricostruzione in Indonesia, in Tailandia, in Myanmar, nelle Maldive, alle Seychelles, in Somalia e nello Sri  Lanka; – fornire oltre 7 milioni di aiuti ai 10 paesi dei Caraibi colpiti dagli uragani nel  2004 e nel 2005; aiutare i  contadini a riprendere l?attività agricola dopo la distruzione causata dal  terremoto che ha colpito il nord del Pakistan. La Fao ha già fornito 440mila dollari ed ha lanciato un appello di 25 milioni per la ricostruzione del settore rurale; – svolgere un ruolo guida nella campagna internazionale per contenere all?origine la  diffusione del virus altamente patogeno dell?influenza aviaria, per la quale si stima siano necessari 500 milioni di dollari per i prossimi tre anni (2006-2008) per il finanziamento di una strategia a livello nazionale e  mondiale. Il Direttore Generale ha poi detto che con la nuova struttura proposta la Fao sarà in grado di aiutare meglio i paesi a raggiungere gli otto Obiettivi di Sviluppo del Millennio.   Con oltre 852 milioni di persone che soffrono la fame nel mondo, ha detto Diouf, ?È venuto il momento di porre fine a questa tragedia che peraltro costa ai paesi in via di sviluppo miliardi di dollari di produttività e reddito perduti?. Per maggiori informazioni visitare il sito della Fao.


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