Famiglia
Fao: accordo con Brasile su nutrizione scolastica
Il ministro dell' Educazione brasiliano e il vice direttore generale Fao si accordano per un programma simile a quello del Brasile ma a favore di altri Paesi
di Redazione
Il Brasile e la Fao lavoreranno insieme ad un programma di nutrizione scolastica nei Paesi poveri. E’ quanto stabilito da un accordo multilaterale firmato oggi a Roma dal ministro dell’ Educazione brasiliano, Fernando Haddad, e il vice direttore generale della Fao, Henri Carsalade, insieme ai ministri e ambasciatori dei Paesi coinvolti. Con questa iniziativa il Brasile si impegna affinche’ altri Paesi possano trarre vantaggio dal suo Programma nazionale di nutrizione nelle scuole e dall’intera esperienza del Programma Fame Zero propugnata dal Presidente Ignacio Lula. ”Si tratta di un”occasione speciale – ha detto Carsalade – perche’ apriamo una nuova era di collaborazione tra il Governo del Brasile e la Fao a sostegno di altri Paesi per una migliore alimentazione, specialmente per gli scolari”. Haiti sara’ il primo Paese a beneficiare dell’accordo, mentre altri tre Paesi africani (Angola, Capo Verde e Mozambico) collaboreranno con il Brasile e la Fao per programmi di sicurezza alimentare, mentre altri Paesi potrebbero essere coinvolti in seguito. In base all’accordo, il Brasile inviera’ esperti di sicurezza alimentare e di nutrizione in questi Paesi per assisterli nello sviluppo di progetti nazionali. Il Programma nazionale di nutrizione nelle scuole brasiliane fornisce pasti a 37 milioni di scolari al di sotto dei 14 anni, che rappresentano circa il 20% della popolazione del Paese. Il Brasile investe nei programmi di mense scolastiche circa 500 milioni di dollari l’anno. ”Il Programma ‘Fame Zero’ ha finora mostrato efficienza ed efficacia e per questo potrebbe rappresentare un modello per altri Paesi”, ha aggiunto Carsalade ricordando che i programmi di nutrizione nelle scuole ”sono uno strumento importantissimo”, perche’ consentono a centinaia di milioni di bambini poveri, nei Paesi sviluppati come in quelli in via di sviluppo, di frequentare la scuola. E’ stato dimostrato che questi programmi migliorano la salute dei bambini, la memoria e le possibilita’ di apprendimento e aumentano la loro frequenza scolastica.
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