Famiglie sempre più protagoniste

Dal 14 al 16 giugno si terrà l'Assemblea nazionale delle famiglie. Un appuntamento triennale, a cui parteciperanno in 300, con la voglia di essere sempre meno utenti e sempre più protagonisti

di Sara De Carli

Dal 14 al 16 giugno a Castelfidardo (Ancona)  si svolgerà l’8ª Assemblea Nazionale delle Famiglie della Lega del Filo d’Oro, l’associazione che da quasi 50 anni assiste in tutta Italia i sordociechi e i pluriminorati psicosensoriali. Saranno oltre 300 i partecipanti all’evento, tra genitori con i propri figli disabili, fratelli e sorelle, professionisti e volontari, provenienti da tutta Italia.

L’Assemblea Nazionale è un appuntamento triennale, un’occasione di incontro e di confronto tra i familiari dei sordociechi e pluriminorati psicosensoriali seguiti dalla Lega del Filo d'Oro. È inoltre un momento di bilancio e di raccolta di richieste e sollecitazioni da porre all'attenzione delle istituzioni, per migliorare i servizi agli utenti. Non si tratta però di un evento isolato: l’assemblea di inserisce piuttosto dentro una trama costante di relazioni e scambio tra le famiglie e i professionisti, che alla Lega del Filo d’Oro è una prassi consolidata. «Si tratta di una scelta ben precisa, fatta più di trent’anni fa. Siamo stati i primi», spiega Patrizia Ceccarani, direttore educativo riabilitativo al centro di riabilitazione di Osimo. «La famiglia è il nostro primo partner. Lavoriamo con i ragazzi e sui ragazzi, certo, ma siamo convinti che tutto questo deve accompagnarsi anche con un lavoro per far crescere le famiglie. Diciamo che da noi, insieme al ragazzo, entra tutta la sua famiglia. E che lavorando tutti insieme, si cresce tutti».

Questo approccio è ben colto e molto apprezzato dalle famiglie, che spesso bussano alla Lega del Filo d’Oro portandosi dietro un carico di sofferenza, delusione, paura e isolamento. I loro racconti sottolineano tutti il senso di “accoglienza” che hanno provato, la nuova “carica” data dal fatto di essere coinvolti in prima persona nel percorso educativo del figlio, la “sicurezza” che nasce dall’essere istruiti con tecniche e metodi da utilizzare anche a casa, per continuare a lavorare con il proprio figlio e aiutarlo a fargli fare tanti piccoli progressi, un passo dopo l’altro. «Non lavoriamo per le famiglie, ma con le famiglie», precisa la dottoressa Ceccarani. «Le famiglie sono un patrimonio fondamentale per il percorso educativo e riabilitativo, possono essere uno stimolo fortissimo ma possono anche diventare un ostacolo all’autonomia. Se il professionista fa un buon lavoro ma non riesce a portarsi dietro la famiglia, il risultato è la tela di Penelope».

Valentino Cavalca, presidente del Comitato dei Familiari, anticipa già quale sarà la sua richiesta alle famiglie: «da qualche anno lavoriamo per stimolare le famiglie a non sentirsi utenti ma partecipi, attivi, sentendo una responsabilità di tutti. Questo attivismo e questa capacità delle famiglie di immedesimarsi nella Lega del Filo d’Oro sono il nostro miglior grazie per tutto ciò che l’associazione fa per i nostri figli. Un’idea è quella di trovarci almeno una volta all’anno nelle sedi territoriali, proprio per accompagnare le varie iniziative delle famiglie».

 


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