Non profit
FAMIGLIE. In Toscana il credito è su misura
Diffusa la brochure illustrativa dopo la firma tra Prefetture-Anci Toscana e 12 banche
Si chiama «Il credito a portata di famiglie e imprese» la brochure del microcredito che la prefettura di Firenze e quelle della Toscana stanno diffondendo dopo la firma congiunta con Anci Toscana del protocollo d’intesa con 12 istituti bancari.
L’iniziativa fa parte di una campagna d’informazione realizzata dalla prefettura, in collaborazione con Anci Toscana, Upi, Uncem, Unioncamere e Regione, sulle opportunità di sostegno al credito e sulla possibilità di rivolgere segnalazioni in caso di difficoltà di accesso ai finanziamenti.
«Si tratta – ha detto il prefetto Andrea De Martino – di creare una rete di buona tenuta in tutta la Toscana». Lo Speciale Osservatorio sul credito, istituito presso la prefettura di Firenze, con i tavoli provinciali presso le altre prefetture della Toscana, è infatti chiamato a monitorare l’andamento e le opportunità del sistema creditizio regionale, raccogliere ed esaminare le segnalazioni di criticità nell’accesso al credito in modo da facilitare le possibili soluzioni.
Con questo obiettivo sono state prontamente attivate la modulistica, un numero telefonico dedicato (055 2783630) e una casella di posta elettronica, per comunicare al prefetto le difficoltà di accesso al credito e i singoli casi di controversie che possano insorgere, facilitando un riesame delle pratiche, il cui esito verrà comunicato dalla banca direttamente a famiglie e imprese interessate.
Con il materiale di informazione realizzato viene ora ulteriormente diffusa capillarmente nel territorio la conoscenza delle opportunità che lo Speciale Osservatorio sul credito mette a disposizione per facilitare il contatto tra gli istituti bancari e i cittadini, per il sostegno al credito e il monitoraggio del suo andamento.
Tra gli interventi di sostegno ai cittadini, figurano l’estensione della cassa integrazione a tutti i settori produttivi, fondi previsti per le imprese che stabilizzano lavoratori atipici, donne over 35 e giovani laureati, integrazioni al reddito per i disoccupati, contributi ai titolari di mutui per l’acquisto della prima casa, prestiti fiduciari per studenti universitari degli atenei toscani e credito agevolato per investimenti di giovani professionisti.
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