Politica

Famiglie che aiutano famiglie, Milano premia l’informalità

Milano stanzia 480mila euro per sostenere gli interventi di mutuo-aiuto tra famiglie con figli. «Per gli interventi diretti sulle famiglie in difficoltà economica abbiamo messo 55 milioni di euro, questo bando promuove la creazione di legami», spiega l'assessore Majorino. Scadenza il 25 marzo

di Sara De Carli

Famiglie che aiutano famiglie. È l’esperienza quotidiana di tantissimi di noi, che nell’informalità semplice e generosa danno una mano a una famiglia più fragile, temporaneamente in difficoltà. I compagni dei propri figli o i vicini di casa diventano una presenza quotidiana in casa: i bambini fanno lo stesso corso di nuoto, partecipano a quella gita tanto attesa, cenano con noi, magari vengono anche in vacanza. "Paghiamo noi, non ti preoccupare": a volte nemmeno c'è bisogno di dirlo. Non è un affido, è solo una mano. A Milano questa esperienza di mutuo aiuto per la prima volta avrà un contributo da parte del Comune: fino a 2mila euro per dodici mesi al massimo. Il bando si chiama “Famiglie creative” e vuole sostenere le famiglie nella conciliazione dei tempi del lavoro e della cura dei figli, promuovendo la coesione sociale tra famiglie diverse e l’inclusione dei bambini. L’iniziativa è finanziata con fondi della legge 285 del 1997, mette sul piatto complessivamente 480mila euro e va a beneficio di famiglie con minori fino a 12 anni di età, residenti a Milano, economicamente fragili e dunque non in grado di affrontare ulteriori spese per le attività extrascolastiche di divertimento dei propri figli.

«Siamo la prima città in Italia, di grandi dimensioni, a sostenere questa esperienza di mutuo aiuto tra le famiglie. È un progetto bello non solo perché consente a tutti i bambini di partecipare ad attività sportive, culturali e di svago con altri bambini, ma anche perché aiuta a creare legami nuovi e più forti tra famiglie con bambini, basati sulla conoscenza reciproca, sulla condivisione, sulla solidarietà e con la prospettiva di durare ben oltre la fine del progetto», spiega l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino. La relazione tra famiglie è un valore aggiunto: «Abbiamo scelto di destinare risorse a questo progetto anziché sostenere direttamente le famiglie in difficoltà per promuovere e far crescere queste attività di mutuo aiuto tra famiglie: per gli interventi diretti abbiamo messo a bilancio per il 2016 oltre 55 milioni di euro, attraverso contributi per integrare il reddito di famiglie con minori, buoni spesa per famiglie in difficoltà, social card, patti di riscatto sociale, assistenza domiciliare e accoglienza in centri educativi. Abbiamo riservato alcune risorse della Legge 285 a progetti che non fossero solo assistenziali, ma potessero offrire più articolate e diverse opportunità di coinvolgimento dei bambini e delle loro famiglie nel segno del mutuo aiuto».

“Famiglie Creative” è uno dei 18 progetti dedicati ai bambini e agli adolescenti, finanziati con i soldi della 285: 11 milioni di euro in tre anni, provenienti dallo Stato. Tra i progetti nuovi ci sono “Cultura e Sport per tutti” per garantire a tutti i bambini e adolescenti le risorse necessarie per fare attività sportiva, andare a teatro, imparare a suonare uno strumento musicale; “Scuole Aperte” per aprire le strutture anche il pomeriggio e il fine settimana con iniziative per tutta la cittadinanza; l’avvio del "Garante Infanzia e Adolescenza” cittadino; “Adolescenti e Sicurezza” per la prevenzione e il contrasto dei comportamenti a rischio (bullismo, baby gang e atti vandalici).

Come funziona? Il Comune di Milano ha pubblicato un bando, che resterà aperto fino al 25 marzo. Possono partecipare, presentando progetti, sia famiglie informalmente aggregate con un unico referente (almeno due famiglie che aiutano, non legate fra loro da parentela), sia associazioni con un legale rappresentante. I progetti possono essere solo diurni o prevedere anche il pernottamento del minore e dovranno terminare entro il 31 dicembre 2017. Il “rimborso spese” da parte del Comune sarà di un massimo di 6mila euro per le associazioni e di un massimo di 2mila euro per le famiglie, a conclusione del progetto. Dei 480mila euro, 120mila sono destinati a progetti presentati da associazioni, 360mila a progetti presentati da famiglie.

Foto Getty Images

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