Non profit

Famiglia: iniziative contro ‘ingiustizie’ assegno secondo figlio

Le stanno organizzando il Movimento Difesa del Cittadino e l'associazione Nessun Luogo è Lontano

di Francesco Agresti

Un servizio di consulenza e informazione e attività di lobbing per correggere le ingiustizie del provvedimento che ha istituito l?assegno al secondo figlio. Una norma sette volte ingiusta secondo il Movimento Difesa del Cittadino e l?associazione Nessun Luogo è Lontano. ?Tanti sono infatti?, secondo le due organizzazioni, ?i casi di esclusione dal beneficio, esclusioni particolarmente odiose perché vanno spesso a colpire situazioni di disagio familiare o creano disparità ingiustificate?. L?iniziativa nasce dalle intenzioni dichiarate dal Governo di estendere a partire dal 2005 gli assegni famigliari, attualmente previsti per il secondo figlio, anche al primogenito, allo scopo di sostenere la maternità. L?assegno per il secondo figlio è regolato dall?art. 21 del decreto legge 269 del 2003, convertito in legge numero 326 del 2003. Viene concesso ad ogni donna italiana o comunitaria residente in Italia al momento del parto, qualora il figlio, secondo o ulteriore, nasca tra il primo dicembre 2003 ed il 31 dicembre 2004. L?assegno è concesso anche per ogni figlio adottato, anche se primo, nello arco di tempo. Tuttavia sono 7 i punti critici che determinano esclusione e discriminazione: 1) l?assegno non viene concesso alle donne extracomunitarie, neanche se il padre è cittadino italiano o comunitario e neanche se il figlio nato è italiano; 2) l?assegno non viene concesso alle donne rifugiate politiche; 3) l?assegno è concesso indipendentemente dal reddito del richiedente; 4) l?assegno è concesso alle neocomunitarie solo se il figlio è nato dopo il primo maggio 2004; 5) l?assegno non viene concesso se il figlio nasce morto; 6) l?assegno è concesso, in caso di adozione, usando come riferimento la data di passaggio in giudicato della sentenza del tribunale italiano, sentenza che rende efficace alla sentenza del tribunale straniero; 7) l?assegno non viene dato alla donna italiana iscritta all?AIRE. ?Questa norma?, spiegano le due organizzazioni, ?elenca in modo tassativo le donne che hanno diritto all?assegno. Oltretutto la disposizione non considera, neanche per eventi particolari, l?eventualità che l?assegno possa essere assicurato in alternativa al padre (ad esempio nei casi di morte della madre o di abbandono del figlio). Sembra inoltre impossibile una applicazione per analogia della disciplina sulla tutela della maternità e della paternità (decreto legislativo 151/01), finalizzata alla tutela del lavoratore o lavoratrice?. Movimento Difesa del cittadino e Nessun Luogo è Lontano attiveranno presto una linea telefonica per dare informazioni. Nel frattempo le persone interessate a saperne di più possono rivolgersi ai centralini delle due associazioni (Movimento Difesa del cittadino 06/4881891 www.mdc.it; Nessun Luogo è Lontano 06/7802672 www.nessunluogoelontano.it Il Movimento Difesa del Cittadino e Nessun Luogo è Lontano stanno organizzando inoltre una serie di iniziative legali, coinvolgendo alcuni parlamentari, per portare la questione al centro del dibattito politico. ?Nel voler credere che le lacune esposte siano dovute ad errori di omissioni, come ce ne sono in gran numero nelle leggi che regolano il governo delle migrazioni, Movimento Difesa del Cittadino e Nessun Luogo è Lontano si augurano che altri vorranno aggiungere forza e determinazione per sanare questa palese ingiustizia?.


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