Formazione

Fame in Africa: allarme Fao

Lo ha lanciato ieri il direttore, Jacques Diouf, nell'ambito della conferenza Nepad in Mozambico

di Benedetta Verrini

Circa 200 milioni di africani, un terzo della popolazione del continente, vive in stato di denutrizione e almeno altri 40 milioni soffrono per la scarsita’ di cibo provocata dalle catastrofi naturali e dall’opera dell’uomo. Con questa pesante denuncia il direttore della Fao, Jacques Diouf, e’ intervenuto ieri alla conferenza dei ministri dell’Agricoltura africani riuniti in Mozambico per discutere i nuovi programmi del Nepad, Nuovo partenariato per lo sviluppo dell’Africa. Diouf ha lanciato un appello ai dirigenti africani affinche’ riconoscano la priorita’ del ruolo dell’agricoltura nello sviluppo economico e nella lotta a poverta’ e fame, destinando ad essa una quota maggiore di risorse nei loro bilanci. In Africa, l’agricoltura e’ il settore principale delle economie nazionali e sostiene il 70% della popolazione del continente, ha detto il direttore Fao. Ma questo settore, ha aggiunto, sta vivendo grosse difficolta’: il raccolto totale annuale di cereali in Africa e’ in media circa un terzo di quello disponibile in Asia e meno della meta’ di quello in America latina. La poverta’ nell’Africa subsahariana e’ ulteriormente aggravata dal flagello Aids, che – come riportato dalla Fao – ha ucciso circa sette milioni di contadini dal 1985 e potrebbe far morire altre 16 milioni di persone entro il 2020. Diouf ha poi dichiarato che in Africa mancano gli strumenti per l’organizzazione di una agricoltura moderna, quali varieta’ di semenze a alta resa, vaccini e fertilizzanti; mentre le strutture per l’immagazzinamento e la lavorazione dei prodotti sono inesistenti o inadeguate e tutta l’infrastruttura rurale del continente e’ ”enormemente insufficiente”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA