Sostenibilità

Falsi bioshopper, multe già dal 2013

Il portavoce del ministro dell'Ambiente conferma a Vita.it la notizia: nel nuovo Decreto legge sviluppo bis c'è il comma che anticipa di un anno la data di inizio delle sanzioni per chi vende sacchetti della spesa non a norma con i criteri di compostabilità

di Daniele Biella

Dal 1 gennaio 2013 chi vende sacchetti ecologici non in regola con le norme approvato dal governo italiano (ovvero che non portano la dicitura 'biodegradabili e compostabili') pagherà una multa da 5mila a 25mila euro, cifra che quadruplica se il fatturato dell'azienda erogatrice si basa almeno per il 30% sugli shopper. La notizia sta nella data: l'articolo 2 del Decreto ambiente dle marzo scorso fissava al 2014 l'inizio delle sanzioni, ma un comma del nuovo Decreto legge sviluppo bis, per la precisione il comma 19 dell'articolo 34, anticipa tale data di un anno esatto.

La notizia trova conferma nel portavoce diretto del ministro dell'Ambiente Corrado Clini, raggiunto da Vita.it: "In effetti nel testo licenziato dal Consiglio dei ministri la data è cambiata, ora aspettiamo la pubblicazione del Dl in Gazzetta ufficiale per avere la certezza del provvedimento", spiega il portavoce Jacopo Giliberto. Ma è ancora presto per dichiarare vittoria: "Da qualche parte di cui non si sa mai bene l'origine, può arrivare un blitz che cambia le carte in tavola prima dell'uscita del Decreto in Gu: è successo anche nel recente passato, speriamo stavolta non accada".

Le sanzioni in arrivo per chi sgarra (anche se già oggi non dovrebbero più essercene, essendo stati dichiarati fuorilgge la scorsa primavera), comunque vada, più che sui negozianti si ripercuoteranno soprattutto sui produttori dei sacchetti, "a tutti gli effetti i responsabili della messa in circolazione dei falsi bioshopper", indica il portavoce di Clini.

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