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Fallimenti adottivi, AiBi: “La formazione delle coppie agli enti autorizzati”

"Al futuro governo chiediamo", dice Marco Griffini, "che gli enti autorizzati possano gestire la formazione delle coppie all’adozione nazionale"

di Benedetta Verrini

?E? un fatto ormai dimostrato che la formazione delle coppie adottive rappresenta la maggior sicurezza perché un bambino abbandonato possa essere accolto in famiglia ed essere figlio, come accade con le adozioni internazionali ? ha detto Marco Griffini, presidente di Amici dei Bambini, ente autorizzato all?adozione internazionale ? Si tratta di un percorso creato nell?interesse primario del bambino, che ha diritto alla miglior famiglia possibile dopo il trauma dell?abbandono subito. Tuttavia la formazione è anche un fondamentale strumento per i genitori, perché siano pronti ad accogliere il loro figlio in famiglia, sostenendolo per inserirsi poi nella vita e nella società?

Secondo la relazione presentata dai ministri Maroni e Castelli sullo stato della legge 149 del 2001, si evince infatti che il 3% dei minori adottati sul territorio nazionale tornerebbe in istituto, contro l?1,7% dei bambini stranieri entrati in Italia con l?adozione internazionale.

?Per questo chiediamo al futuro governo che gli enti autorizzati possano gestire la formazione delle coppie all?adozione nazionale ? ha proposto Griffini – : per quanto le adozioni internazionali siano considerate difficili e pur con tutti i problemi che possono sorgere nell?iter adottivo, essere preparati ad accogliere un bambino come proprio figlio è l?unico rimedio a eventuali fallimenti adottivi?

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