Sostenibilità

Falla chiusa, anzi no

Prima viene annunciato il successo dell'operazione Top Kill, poi Obama smentisce tutto

di Redazione

Gli ingegneri erano riusciti a fermare il flusso di petrolio nel Golfo del Messico con il sistema del “top kill”, l’operazione alla quale aveva dato il via la British Petroleum, per tappare la falla che si era aperta nel pozzo del Golfo del Messico. Lo ha detto l’ammiraglio Thad Allen della Guardia Costiera, citato dal Los Angeles Times.

Smentito però quasi immediatamente dal presidente degli Usa, Barack Obama. «L’operazione non ha garanzie di successo», ha detto ieri il presidente. E le sue parole hanno trovato purtroppo conferma poco più tardi, quando Bp ha annunciato di aver dovuto fermare temporaneamente l’operazione per problemi tecnici. I suoi ingegneri hanno constatato che troppo fango pompato nel pozzo fuoriusciva con la perdita di petrolio e hanno dovuto rivedere i piani.
Sembra che questa mattina le operazioni siano riprese.

A un mese dal disastro il bilancio è pesantissimo: oltre 160 chilometri di costa della Louisiana sporchi di petrolio, 800 mila litri di petrolio in mare al giorno e oltre 270mila barili di petrolio, pari a quasi 43 milioni di litri liberati in mare complessiamente. È il più grande disastro ambientale della storia americana.

Intanto l’amministrazione Usa si appresta ad annunciare oggi lo stop alle trivellazioni off-shore nell’Artico fino al 2011.


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