Sostenibilità

FAIRTRADE. L’equosolidale resiste alla crisi

Ottimi risultati nel 2008 per i prodotti principali, ma soddisfazione anche per le novità

di Gabriella Meroni

Nel 2008 il mercato internazionale dei prodotti equi e solidali ha visto un aumento significativo, nonostante la recessione. I consumatori hanno speso a livello globale circa 2,9 miliardi di euro per i prodotti certificati Fairtrade. Crescite più rilevanti sono state registrate nelle principali categorie di prodotti certificati Fairtrade: in particolare, le vendite di tè (112%) e di cotone (94%) sono duplicate; per quanto riguarda poi i prodotti “storici” Fairtrade, il caffè ha segnato un incremento del 14%, raggiungendo le 66.000 tonnellate, mentre la vendita delle banane ha registrato un +28% (300.000 tonnellate).

Le vendite dei prodotti Fairtrade sono aumentate almeno del 50% in sette paesi, tra cui Nuova Zelanda (72%), Canada (67%), Finlandia (57%), Germania (50%), Norvegia (73%) e Svezia (75%). I mercati più sviluppati continuano a crescere in maniera esponenziale, con incrementi del 43% in Inghilterra e del 10% negli Stati Uniti. I prodotti Fairtrade hanno inoltre acquisito popolarità in numerosi nuovi mercati, come ad esempio nei paesi dell’est Europa, in Asia orientale e in Sudafrica. «Siamo entusiasti del fatto che un numero sempre maggiore di consumatori continui a supportare Fairtrade: la vendita di questi prodotti fa la differenza per i coltivatori ed i lavoratori di cui sono rappresentante. Con la crisi, le entrate e la stabilità del sistema Fairtrade sono state fondamentali», afferma Ruth Simba, coordinatrice del Network dei produttori africani. Oltre al prezzo equo per una produzione sostenibile, le organizzazioni dei produttori ricevono un ”Fairtrade Premium”, un surplus per lo sviluppo di progetti che riguardano le loro comunita’ di appartenenza; nel 2008, grazie al Fairtrade premium sono stati stanziati, ad esempio, oltre 12 milioni di euro ai coltivatori di caffè e circa 11 milioni di euro ai produttori di banane Fairtrade. Alla fine del 2008 erano 746 le organizzazioni di produttori certificati Fairtrade, che rappresentano oltre un milione di singoli coltivatori e lavoratori.

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