Faini riabilitato, ma alla memoria

Faini e il buco.
Sabato 20 gennaio, mentre era in uno dei circoli sportivi della capitale, è improvvisamente morto ad appena 55 anni uno degli economisti migliori d?Italia: Riccardo Faini. Le biografie pubblicate sui giornali si sono dimenticate di raccontare che lui, direttore al ministero dell?Economia, fu vittima dello spoil system alla Berlusconi: fuori i migliori se non sono schierati dalla parte giusta. Negli ultimi mesi si è beccato quintalate di insulti perché nella due diligence fatta a giugno si permise di dire che i conti dello Stato erano in una situazione penosa, con i cantieri fermi per il blocco dei finanziamenti. Il giorno dopo la sua morte, un riconoscimento forse inatteso gli è giunto dal rapporto delle associazioni industriali di Milano, Torino e Genova che hanno rilevato come nel loro territorio le opere infrastrutturali si siano bloccate nel 2006. Ma a Faini nessuno può più andare a dire che aveva avuto ragione.

Il successo del Livorno.
Ha bloccato la Roma e permesso all?Inter di mettere una voragine tra sé e le inseguitrici. Ma il pareggio del Livorno è nulla a confronto della vittoria nei conti: ha chiuso il bilancio 2006 con un attivo superiore al milione e gli oltre 20 punti che lo separano dalla capolista sono nulla se confrontati con la valanga di milioni che lo dividono dal buco dei conti interisti. Quando si parla di calcio pulito bisognerebbe saper fare anche di conto?