Sostenibilità

Fai l’animatore, ma fallo verde

Assistono e fanno divertire 1200 turisti a stagione grazie a 20 coop e associazioni che gestiscono i campi.

di Redazione

Campi e imprenditorialità. Un binomio che si è rafforzato dal 1998, quando il WWF ha deciso di diventare un?organizzazione non lucrativa a utilità sociale. Decisione che ha portato a esternalizzare una serie di attività, tra cui quella dei Campi e delle Vacanze Natura, e in seguito alla quale alcune sezioni del WWF, d?accordo con l?associazione, si sono trasformate in breve tempo in cooperative o in società per continuare a progettare e realizzare le attività. Sono così nati i Soggetti professionali esterni (Spe), nella maggior parte dei casi cooperative, alcune delle quali riunite in un consorzio o in un?associazione temporanea di scopo, ma anche società o associazioni legate al WWF da un contratto generalmente triennale. Qualche esempio?

Un?agenzia per regione
Tetide, Argo, Pacha Mama, Panda Avventure, CTiN, Anima Mundi, Panda Trek, Bambusbartour sono alcune delle realtà appartenenti alla ventina di Spe del WWF, praticamente una per ogni regione italiana. Dai nomi di queste realtà è possibile intuire la diversità culturale presente all?interno del sistema Campi, uno degli ingredienti base del successo di queste attività. La ?mission? dei Campi e delle Vacanze Natura è senza dubbio avvicinare i partecipanti all?ambiente in tutte le sue sfaccettature, abbracciando e rispettando i principi della responsabilità e della sostenibilità. La gestione complessiva di quasi 12mila partecipanti annui alle attività turisticoeducative targate WWF (Campi Avventura, Vacanze Natura, Campi Scuola) consente anche ai soggetti professionali coinvolti di vivere, a tempo pieno o part time, proprio progettando, organizzando e realizzando queste attività. Cui bisogna aggiungere poi quasi 400 persone che, opportunamente formate dai Soggetti professionali esterni stessi, vengono coinvolte stagionalmente come animatori durante i campi.

Volano occupazionale
Queste realtà, quindi, producono occupazione, in particolare durante l?estate. La Panda Avventure, la veterana tra i soggetti professionali, che ha sede a Roma ed è stata fondata nel 1990, precorrendo i tempi della esternalizzazione, ogni anno coinvolge circa 3mila partecipanti, consentendo così l?impiego full time di otto persone per tutto l?anno, mentre gli animatori stagionali dei campi sono circa 130- 150. Bambusbartour (circa 800 partecipanti a campi estivi), che ha sede a Lucca, garantisce invece il lavoro full time di tre persone e quello stagionale di circa 50 animatori. E, ancora, l?associazione CTiN con sede a Milano impiega 3 persone nell?arco dell?anno e 70 animatori nel corso del periodo estivo.

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