Non profit

Facciamo un po’ di chiarezza

Questo numero

di Francesco Maggio

Un pianeta sempre più popolato. La finanza etica, oggi, può essere rappresentata così, come un insieme più che mai composito di soggetti, esperienze, prodotti, finalità. Solo alcuni anni fa era diverso. L?espressione finanza etica, in un?accezione largamente condivisa, stava a indicare, prevalentemente, una finanza dedita al sostegno di iniziative non profit. E poco altro. Poi nacque la Banca popolare etica, apparvero sul mercato i primi fondi di investimento socially responsible, le banche scoprirono (o riscoprirono) che la responsabilità sociale, la trasparenza, l?attenzione al territorio costituivano un fattore strategico di successo per la loro attività. Gli scandali finanziari americani fecero il resto. Numerosi protagonisti del sistema finanziario si affrettarono, quindi, a dichiarare che l?etica sarebbe stato il faro che avrebbe illuminato la loro azione. Quando due anni e mezzo fa nacque l?inserto E&F, eravamo proprio in questo frangente, in una fase di cambiamento che lasciava presagire i classici ?tempi migliori?. Non tutto, sappiamo, è andato invece per il verso giusto ed E&F, attraverso servizi, inchieste, approfondimenti ha cercato di mettere il più possibile in evidenza tali contraddizioni. Dopo 24 numeri il bilancio è più che positivo. Ma siamo consapevoli che c?è bisogno di intensificare gli sforzi per fare davvero chiarezza sul fenomeno finanza etica. In questo numero, quindi, abbiamo individuato le nove principali categorie di soggetti che, a nostro avviso, abitano questo pianeta che i lettori potranno conoscere ancora meglio con la Guida che troveranno in allegato al giornale. Un regalo con il quale diamo appuntamento al prossimo anno con una nuova edizione di E&F, ancora più ricca di pagine e contenuti. Senza dimenticare, naturalmente E&F settimanale. Auguri.


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