Politica

Fabrizio Meoni ha lasciato il suo nome in Buone Mani

Questo il nome dell’associazione di padre Arturo Buresti che con il campione di motociclismo portava avanti i progetti a favore dei bambini in Sud America e Africa.

di Antonietta Nembri

Dall?America del Sud all?Africa, un passo da giganti per scavalcare un oceano. Ed è quello che hanno compiuto i membri dell?associazione Solidarietà in Buone Mani che, dopo aver aiutato, (e continuando a farlo), migliaia di bambini in Colombia e in Perù hanno deciso di seguire l?amore per l?Africa di Fabrizio Meoni, il campione di motociclismo morto durante la massacrante Parigi -Dakar l?11 gennaio scorso. «Avrei dovuto essere con Fabrizio in Senegal per l?ampliamento della scuola Fabrizio Meoni e amici d?Italia e poi in Togo per inaugurare un pozzo e invece? ma non ci fermeremo», racconta padre Fabrizio Buresti, fondatore, anima e presidente dell?associazione.
L?associazione, che da Castiglion Fiorentino abbraccia il mondo, è nata per sostenere diverse iniziative in America del Sud (Colombia, Perù e Brasile): «Diamo da mangiare a 3.500 bambini», ricorda padre Buresti. In questi anni sono state costruite scuole e adottati programmi alimentari. «Fabrizio collaborava con noi, poi dopo la prima vittoria alla Parigi-Dakar, nel 2001, mi disse che avendo tanto ricevuto dall?Africa, voleva fare qualcosa per contraccambiare. Allora io l?ho obbligato a mettere il suo nome, perché gli ho detto che la sua notorietà doveva servire anche a far del bene», ricorda il sacerdote.
E così, contattati alcuni missionari nei Paesi africani, come un amico sacerdote originario di Prato, sono nate diverse iniziative. C?è la scuola Fabrizio Meoni e amici d?Italia in Senegal e poi una clinica mobile per l?ospedale di Itigi in Tanzania, oltre a macchinari e laboratori per lo stesso ospedale, e poi ancora un pozzo per l?acqua a Tchekpo Dedkoe in Togo e una biblioteca a Lomé sempre in Togo. «Uno dei nostri primi obiettivi rimane quello di aiutare i bambini abbandonati», ricorda padre Buresti che non dimentica come la scuola costruita con Meoni in Africa, nata per 200 bambini, anche grazie all?aiuto del campione di motociclismo ha iniziato ad ampliarsi. «Durante il periodo natalizio abbiamo raccolto circa 10mila euro per portare la capienza delle strutture scolastiche a mille bambini ed erano i fondi che avrei dovuto portare proprio in questo periodo in Africa, dove avrei dovuto trovare Fabrizio», continua annunciando che il viaggio in Africa, per continuare l?opera iniziata con Meoni ci sarà comunque, ma alla fine del mese di gennaio. «Il nome dell?associazione non è stato scelto a caso», spiega padre Arturo Buresti. «Quando affermiamo che la nostra è solidarietà in buone mani lo facciamo con cognizione di causa. Siamo certi che nemmeno un centesimo dei fondi raccolti vada disperso, io stesso mi reco sul posto a incontrare i missionari per portare i fondi e poi relazionare una volta tornato in Italia».
Un rapporto diretto con chi opera nei Paesi in via di sviluppo e che ha visto protagonisti, per quanto riguarda l?America del Sud, i padri Maristi, mentre in Africa il rapporto è stato stretto con alcuni sacerdoti d?origine toscana che sono missionari in Togo e a Dakar. E capita non solo che padre Buresti con alcuni membri dell?associazione si rechi a visitare le missioni sparse nei due continenti, ma che qualcuno di questi missionari si rechi a Castiglion Fiorentino per incontrare i membri dell?associazione. Come nel febbraio scorso quando padre Anthony O?Connor, responsabile della missione in Perù, e il suo confratello, Patrick O?Neil, missionario in Brasile (entrambi neozelandesi) hanno incontrato gli studenti e i cittadini di Castiglion Fiorentino.

Associazione Solidarietà in Buone Mani
località Manciano Castiglion
Fiorentino (AR)
tel. 0575.653052

Ass. Solidarietà In Buone Mani
ccp 59558320
TD 451
fondata nel 2003
Presidente:
p. Arturo Buresti

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