Welfare

Extracomunitari, la crisi frena gli arrivi

Rispetto al 2011, i nuovi ingressi sono calati del 40%. Discesa in picchiata per i permessi rilasciati per lavoro, mentre sono quadruplicati i permessi per asilo e motivi umanitari. I minori nati in Italia sono ormai il 60%

di Redazione

Al 1° gennaio 2012 erano regolarmente presenti in Italia 3.637.724 cittadini non comunitari, 102 mila in più del 2011. Marocco (506.369), Albania (491.495), Cina (277.570), Ucraina (223.782) e Filippine (152.382) sono i Paesi di origine più rappresentati. Quasi un quarto degli extracomunitari presenti in Italia è un bambino: i minori rappresentano il 23,9% degli stranieri non comunitari regolarmente soggiornanti (nel 2011 costituivano il 21,5%). Il 60% di essi è in realtà nato in Italia, per un totale di più di 500 mila persone. Gli under 18 nati in Italia hanno genitori che arrivano soprattutto da Cina, Filippine, Marocco, Tunisia, Albania. Sono i dati dell’Istat sui cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia, presentati oggi (in allegato il documento integrale).

Ingressi in calo del 40%
Se continua a crescere la quota di soggiornanti di lungo periodo, che costituiscono la maggior parte dei regolarmente presenti (52,1%), netta è stata invece la diminuzione di nuovi ingressi: durante il 2011 sono stati rilasciati 361.690 nuovi permessi, quasi il 40% in meno rispetto all'anno precedente. La diminuzione dei nuovi arrivi ha interessato le donne (-45,7%) più degli uomini (-33,6%). La riduzione dei nuovi permessi concessi interessa, in particolare, il Nord-est: erano stati rilasciati circa 170 mila nuovi permessi nel 2010, mentre nel 2011 i nuovi ingressi sono stati poco più di 83 mila.

La crisi del lavoro
Si riducono notevolmente i nuovi permessi rilasciati per lavoro (oltre il 65% in meno) e si contraggono, anche se in misura minore (21,2%), le nuove concessioni per famiglia. Aumentano notevolmente i permessi rilasciati per asilo e motivi umanitari che passano da 10.336 nel 2010 a 42.672 nel 2011. Nel 2011 hanno rappresentato l'11,8% dei nuovi flussi, mentre l'anno precedente erano solo l'1,7% del totale. Tre sole cittadinanze coprono oltre il 50% del totale di questa tipologia di ingresso: Tunisia (27,5%), Nigeria (16,3%) e Ghana (7,4%).

La stabilizzazione
Il 67% dei cittadini non comunitari entrati in Italia durante il 2007 sono ancora regolarmente presenti a gennaio del 2012. In quasi il 20% dei casi però chi è restato ha rinnovato il permesso in una provincia diversa da quella di ingresso. Le province che hanno messo in luce una maggiore capacità di trattenimento sui migranti sono Bolzano (trattiene nella provincia il 94,6% dei cittadini non comunitari che avevano ottenuto un permesso nella provincia nel 2007), Genova (90,3%), Aosta (90,1%), Imperia (89,9%) e Trento (89,4%); tra le prime dieci ci sono anche Milano (88,5%) e Roma (87,5%). Tra le province di passaggio, quelle cioè che esercitano la minore capacità di trattenimento, Crotone trattiene solo il 31,8% di coloro che hanno ottenuto un permesso di soggiorno nella provincia nel 2007, Caltanissetta il 46,5%, Foggia il 50,0%, Potenza il 53,4% e Trapani il 55,7%.
 

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