Formazione

Export bellico: patto Italia-Algeria. “E’ un affare”

Amnesty international denuncia i crimini di guerra algerini. Boniver: la collaborazione militare è un grande affare per il nostro export.

di Redazione

E’ stato approvato l?accordo di cooperazione militare Italia-Algeria, nonostante le documentate accuse di violazioni dei diritti umani perpetrate dal governo di Algeri. Con l?approvazione definitiva della Camera dei Deputati l?accordo di cooperazione con l?Algeria è diventato legge, con il voto contrario di tutto il centrosinistra. L?intesa si propone di sviluppare la cooperazione nell?acquisto di armi, nello scambio di tecnologie relative ad equipaggiamenti militari, industriale e lo svolgimento di esercitazioni congiunte. Secondo Amnesty International l’Algeria è responsabile di gravi violazioni dei diritti umani e la guerra civile, peraltro non terminata, ha causato più di centomila vittime.   «L?Italia è il primo partner commerciale, quindi il consolidamento delle relazioni bilaterali appare assolutamente prioritario ? ha affermato alla Camera il sottosegretario agli Esteri Boniver –  anche in considerazione della forte collaborazione in campo energetico. La cooperazione nel settore militare che ci ha peraltro consentito di aggiudicarci importanti commesse, fra le quali vanno annoverate alcune forniture di elicotteri all?esercito algerino, potrà avere positive ricadute sulle imprese italiane. Dal provvedimento in esame potranno infatti derivare benefici in alcuni settori produttivi e commerciali dei due paesi costituenti in varia misura l?indotto delle politiche della logistica e degli armamenti». La cooperazione industriale potrebbe consentire di rafforzare un ?industria algerina della difesa, in tal modo si favorirà la proliferazione degli armamenti.   Inoltre, nei confronti dell?Algeria è stata introdotta una sorta di corsia preferenziale, fino ad ora limitata ai paesi NATO o dell?Unione europea che semplifica le procedure per le vendite di armi. Di fatto si assiste ad un ulteriore svuotamento della legge 185/90 che nel disciplinare questo particolare commercio ha vietato le esportazioni ai paesi belligeranti, i cui governi siano responsabili di gravi violazioni delle convenzioni internazionali sui diritti umani o beneficiari degli aiuti italiani della cooperazione allo sviluppo con elevate spese militari. Algeri nel 2001 ha  speso oltre tre miliardi di dollari per il militare, più del 6% del Prodotto interno lordo.   Con l?Algeria nel 2004, secondo dati ufficiali, sono stati autorizzati contratti per oltre 20 milioni di euro. L?Accordo è coerente con la volontà di Berlusconi di sostenere l?industria militare, il premier stesso si è autodefinito ?commesso viaggiatore? di tale produzione e la recente commessa di elicotteri alla casa bianca è stata ottenuta grazie alla  presenza dei soldati italiani in Iraq.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA