Non profit

Exodus verso il Madagascar

Quaranta volontari, mandati da Don Mazzi, stanno partendo per l'Africa per portare il loro aiuto in un orfanatrofio

di Riccardo Bonacina

Quaranta volontari si stanno preparando a raggiungere nei prossimi giorni il Kenya per proseguire poi in Madagascar. Il ?mandante? è ancora una volta don Mazzi, cosicché l?invito, decisamente impegnativo, mantiene una buona dose di rischio, ma si riempie di uno stile allegro e positivo. Chi sono questi 40 ragazzi? E perché in Africa? Hanno risposto all?invito persone molto diverse tra loro: studenti universitari, educatori di comunità, un paio di dirigenti aziendali, un docente universitario (don Bruno Ravasio, salesiano), un esperto di Diritti internazionali (Gianni Novello) e poi ancora due giovani commercialisti, una rappresentanza di ragazzi ospiti di Exodus, e perfino una bambina di 6 anni. La madre ha pensato:«certe cose bisogna insegnarle da piccoli». L?iniziativa non beneficia di alcuna sponsorizzazione: ogni volontario si è autotassato.
Il filo rosso che collega momenti della lunga esperienza, che durerà complessivamente 40 giorni, è molto semplice: incontrare la gente dell?Africa, capire con i nostri occhi quanto è vero e quanto è falso intorno ai temi caldi: sviluppo, Aids, cooperazione, effetti della globalizzazione… Ma al di sopra di tutto c?è l?esperienza con i bambini. Tutti sappiamo quanto l?infanzia sia dimenticata ovunque nel mondo, ma in Africa ancor più.
Un esempio per tutti. In Madagascar negli ultimi 6 mesi sono morti 7mila bambini a causa di denutrizione e mancanza di vaccinazioni. Oltre alle cause ?ordinarie? vi è stato in questi mesi il disordine civile legato all?avvicendamento del presidente. Tutti abbiamo taciuto in merito a queste vicende. La prima tappa del viaggio è il Kenya, dove si andrà a osservare e imparare.
Il gruppo sarà ospite per 15 giorni nella nuova struttura Shalom House, costruita da padre Kizito (missionario Comboniano) che ha voluto realizzare un centro di formazione e di documentazione sulle tematiche della pace e dello sviluppo. Per alcuni membri del gruppo, il viaggio prosegue, dai primi di agosto, verso il Madagascar, dove si fermerà per tutto il mese. La meta è l?orfanotrofio di Fianarantsoa (Sud Madagascar) che ospita attualmente 400 bambini. A Fianarantsoa il lavoro sarà decisamente più operativo. Da un anno circa la Fondazione Exodus sta lavorando per rispondere all?Sos rivolto a don Mazzi da suor Annunziata Di Girolamo, responsabile dell?orfanotrofio. Suor Annunziata ha la necessità di essere supportata nella conduzione di un villaggio costruito per i ragazzi grandi o cresciuti all?orfanotrofio. Sono già 150 i ragazzi oltre i 14 anni che chiedono di esser accompagnati in un inserimento sociale. Cominceremo a vivere con questi 50 adolescenti e parteciperemo alla costruzione del Villaggio Ambalakilonga.

Mino Spreafico

Grazie Mino per la bella lettera. Promesso, Vita seguirà il vostro agosto non inutile e coraggioso.

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