Non profit

Ex Birmania, Amnesty chiede rilascio prigionieri politici

L’organizzazione per i diritti umani ha pubblicato una lista di oltre 450 persone

di Gabriella Meroni

Amnesty International ha lanciato una campagna per il rilascio dei prigionieri politici in Myanmar. Ricordando che nei penitenziari del Paese asiatico ce ne sono ancora 1850, l?organizzazione per i diritti umani ha pubblicato una lista di oltre 450 persone ? tra cui studenti, politici, insegnanti, giornalisti, scrittori, avvocati ed attori – finite in carcere a seguito della repressione politica in atto da molti anni nell?ex Birmania. Amnesty ha quindi annunciato un?intensa attività di pressione nei confronti dei governi stranieri ? e un appello diretto a quello birmano – affinché i reclusi siano liberati, migliorino le condizioni di vita nelle prigioni, sia abolita la tortura e vengano chiusi i campi di lavoro. L?organizzazione per i diritti umani ha comunque sottolineato che negli ultimi mesi sono stati rilasciati oltre un centinaio di attivisti politici alla vigilia dell?arrivo di un inviato dell?Onu per i diritti umani e della visita di una delegazione dell?Unione europea.

Amnesty ha poi definito uno ?sviluppo positivo? i recenti incontri tra la leader del dissenso, Aung San Suu Kyi, e i membri dell?esecutivo ed ha ricordato che il Comitato internazionale della Croce Rossa (Icrc) continua ad avere accesso alle prigioni ed ai campi di lavoro. L?anno scorso l?Icrc aveva dichiarato che, a partire dal maggio 1999, aveva visitato 30mila reclusi in 25 istituti di detenzione.

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