Mondo
EVENTI.Religioni per la pace
Domani a montecitorio, il Presidente Gianfranco Fini ospita il Rabbino Laras, Monsignor Fisichella e lo Shaykh Pallavicini
Martedì 18 novembre alle ore 11 a Roma la prestigiosa Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio ospita il convegno “Religioni per la Pace”, promosso dalla Camera dei Deputati. La COREIS (Comunità Religiosa Islamica) Italiana è lieta e onorata di annunciare la propria adesione ad un evento storico per il nostro Paese, che accoglie in Parlamento i rappresentanti delle tre Rivelazioni del monoteismo abramico.
Il Presidente della Camera Fini ha voluto presentare personalmente l’iniziativa ed esprimere l’attenzione delle Istituzioni per “l’azione di pacificazione che può arrivare dal dialogo tra le grandi religioni monoteiste (…) attraverso l’educazione alla tolleranza e al dialogo, che sono requisiti essenziali per la coesione sociale degli odierni Paesi europei” (www.camera.it ). All’intervento introduttivo del Presidente Fini seguiranno le relazioni dell’Arcivescovo Rino Fisichella, Presidente della Pontificia Accademia Pro Vita, del Rabbino Giuseppe Laras, Presidente dell’Assemblea Rabbinica d’Italia, e dello Shaykh Abd al-Wahid Pallavicini, Presidente e fondatore della Coreis (Comunità Religiosa Islamica) Italiana.
Il convegno di domani rappresenta anche, per la Comunità Religiosa Islamica Italiana, l’ideale conclusione dell’iniziativa itinerante “Imam e Rabbini per la Pace”, che negli ultimi due anni ha proposto l’incontro fraterno tra un Rabbino dell’Assemblea Rabbinica d’Italia e un Imam della Coreis Italiana in varie città del Paese, tra cui Milano, Torino, Genova, Bologna e Ferrara. Proponendo “Religioni per la Pace” presso la sede di Montecitorio, il Presidente Gianfranco Fini ha voluto offrire a questo percorso di dialogo interreligioso una straordinaria e simbolica sessione conclusiva.
Il dialogo spirituale e intellettuale tra ebrei, cristiani e musulmani, la collaborazione con le realtà culturali religiose e laiche del nostro Paese e il confronto trasparente e costante con le Istituzioni costituiscono la condizione imprescindibile per promuovere una sintonia fraterna scevra da strumentalizzazioni ideologiche di matrice fondamentalista o laicista, nella prospettiva di favorire lo sviluppo armonioso della società italiana e la maturazione di una cittadinanza condivisa.
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