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Evasione, col 2012 parte il redditometro

Intervista di Befera al "Messaggero"

di Redazione

«Siamo sicuri che il 2012 sarà un anno ancora più proficuo, grazie ai nuovi strumenti che Governo e Parlamento ci hanno messo a disposizione per scovare gli evasori»: così ha detto il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, in un’intervista al ‘Messaggero’.

«Negli ultimi anni ci hanno fornito strumenti sempre piu’ incisivi di recupero dell’vasione fiscale -continua Befera-. Oggi, con il nuovo redditometro, che è in fase di test, possiamo scovare l’evasione in modo piu’ preciso, attraverso il raffronto tra quanto dichiarato dal contribuente e le spese che ha sostenuto». ”La manovra ‘Salva Italia’ ha ulteriromente potenziato gli effetti di questo tipo di controlli, grazie ai dati che ci giungeranno sulle movimentazioni finanziarie e che saranno determinanti per l’analisi del rischio di evasione ancor piu’ precisa. Va sottolineato che il redditometro è efficace non solo per l’attivita’ di controllo, ma soprattutto per incentivare la tax compliance. È inutile nascondersi che tutte queste misure devono essere accompagnate da un cambiamento diffuso del senso civico».

Befera, poi, sgombra il campo dagli equivoci su possibili violazioni della privacy: «Nussun rischio Grande fratello. Da gennaio le banche e gli operatori ci invieranno in automatico i movimenti effettuati. Queste informazioni saranno accessibili a pochissime persone solo dalla sede centrale, dotate di credenziali di sicurezza e i cui movimenti saranno tracciati dal sistema informatico. Il tutto secondo le indicazioni che ci fornirà il Garante delle Privacy. I dati saranno utilizzati esclusivamente per selezionari i contribuenti da controllare e portare alla luce con estrema facilita’ le disparita’ esistenti tra i redditi dichiarati e le disponibilita’ finanziarie. Gli unici a doversi preoccupare sono gli evasori».

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