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EUROPEE. L’Olanda pubblica i risultati, la CE s’infuria

Il portavoce della commissione Altafaj-Tardio: «noi chiederemo spiegazioni all'Olanda su quanto accaduto»

di Redazione

La Commissione Europea è profondamente irritata con l’Olanda, che ha votato ieri e ha pubblicato in serata e stamane i risultati provvisori delle europee sul proprio territorio, nonostante ripetuti moniti Ue contro questa eventualità e le norme comunitarie. Per questo Bruxelles chiede ora spiegazioni all’Olanda. «Esiste una normativa firmata nel 1976 da tutti gli stati membri, anche dall’Olanda», ha ricordato Amadeu Altafaj-Tardio, uno dei portavoci della Commissione «che prevede che si attenda la fine delle elezioni in tutta l’Ue prima di procedere alla pubblicazione dei risultati. In questo caso vuol dire le 22 di domenica 7 giugno». La normativa, spiega Altafaj-Tardio, «vieta la pubblicazione anche parziale e locale dei risultati, così come l’invio dei dati ai media». Il tutto, ha spiegato, «per evitare che il voto in alcuni paesi possa influenzare gli elettori di altri stati che votano dopo».
A questo punto, ha proseguito il portavoce, «noi chiederemo spiegazioni all’Olanda su quanto accaduto, e verificheremo se vi sia stata una violazione della legislazione comunitaria». Il funzionario ha ricordato che la Commissione, «lo scorso 20 maggio, ha ricordato a tutti gli stati membri le regole per le elezioni, insistendo sull’incompatibilità di qualsiasi pubblicazione prima della conclusione del voto in tutta l’Ue». Per questo, ha aggiunto Altafaj-Tardio, «quanto fatto dall’Olanda ci pare violare anzitutto lo spirito delle elezioni europee».
Il portavoce a Bruxelles non ha voluto però sbilanciarsi sul fatto che l’Olanda possa aver violato effettivamente, oltre che «lo spirito», anche la normativa europea. «Prima vogliamo ascoltare che cosa ci diranno», si è schermito.
A rigore, da un punto di vista giuridico, la Commissione Europea, e nel caso specifico il commissario alla Giustizia Jacques Barrot, potrebbe anche aprire una procedura d’infrazione. Va notato che cinque anni fa l’Olanda fece lo stesso e non accadde niente.
Le attuali europee sono iniziate ieri in Gran Bretagna e Olanda, e proseguiranno oggi in Irlanda e Repubblica Ceca, domani a Cipro, Lettonia, Malta, Slovacchia e all’Italia (che vota anche domenica), domenica sono chiamati alle urne tutti gli altri stati membri.

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