Politica

Europarlamento si schiera con i cristiani in Medioriente

Gli eurodeputati approvano a larghissima maggioranza una risoluzione che condanna attacchi contro i cristiani

di Redazione

Oggi il Parlamento europeo ha votato a larga maggioranza una risoluzione che condanna le persecuzioni dei cristiani in Medioriente e altri paesi nel Sud del mondo come la Nigeria e le Filippine.

“Il Parlamento europeo rompe finalmente quell’imbarazzo che l’Unione europea ha avuto fino ad oggi nel parlare esplicitamente dei cristiani e delle persecuzioni che subiscono in ogni parte del mondo” ha dichiarato Mario Mauro, capogruppo degli eurodeputati del PdL e promotore della risoluzione. “Approvando una risoluzione comune votata dalla vastissima maggioranza dell’aula, [il Parlamento europeo] dichiara con forza che le minoranze cristiane nel mondo sono perseguitate e chiede soprattutto che l’Ue si muova concretamente per proteggerle”.

“Nel testo” prosegue Mauro, “per la prima volta viene chiesto che l’Ue vincoli i propri accordi di cooperazione con i paesi terzi al rispetto da parte di questi paesi della liberta’ di religione garantendo le comunita’ religiose, come i cristiani, che sono menzionati in modo esplicito. L’Alto rappresentante per la politica estera, Catherine Ashton viene incaricato con urgenza di elaborare una strategia europea sull’esercizio del diritto umano della liberta’ di religione”.

I deputati in sostanza denunciano “la strumentalizzazione delle religione in conflitti di natura politica”, e chiedono una strategia UE per rafforzare il diritto umano alla libertà religiosa. La strategia dovrebbe prevedere “una lista di misure che possono essere prese contro quei paesi che non garantiscono protezione alle comunità religiose”.

Ieri nel dibattito la Ashtonaveva promesso che “l’Unione europea non distoglierà lo sguardo”, condannando i recenti attacchi contro i cristiani e l’assassinio di Taseer, il governatore del Punjab in Pakistan.

“Non dobbiamo cadere nella trappola che ci stanno tendendo estremisti e terroristi”, aveva spiegato. “Dobbiamo resistere a coloro che vorrebbero fare della religione un motivo di divisione. La migliore risposta all’estremismo è creare un fronte internazionale unito che si appoggi su standard universali di libertà di credo e religione”.

Grande soddisfazione per il voto odierno è stata espressa da Gianni Pittella: ”dopo l’eccidio dei cristiani in Nigeria e in Egitto” ricorda l’eurodeputato del Gruppo Socialista e Democratici “avevamo assunto l’impegno di promuovere una posizione comune delle istituzioni europee ed in particolare del Pe, favorendo la convergenza di culture politiche diverse su un principio fondamentale: l’inviolabilita’ della liberta’ religiosa e ci siamo riusciti, grazie alla spinta forte che e’ venuta dalla deputazione italiana e alla condivisione di tutti i gruppi parlamentari”.


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