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Europa: la Svizzera, in percentuale, ha più stranieri del Regno Unito

Stare fuori dall'Europa non serve, se lo scopo è ridurre il tasso di immigrazione infra ed extraeuropea. Se ne stanno accorgendo a Londra, dove una riflessione più attenta su dati, numeri e statistiche rivela che in percentuale ci sono più stranieri in Svizzera e Norvegia, paesi fuori dall'UE, che nel Regno Unito

di Marco Dotti

Come mostrano i dati dell'Onu e di Eurostat, trovarsi fuori dai confini dell'Unione non cambia lo stato delle cose in fatto di immigrazione. Se ne sono accorti a Londra, dopo mesi di dibattito, polemiche e scontri sulla necessità o meno di "porre un freno" all'immigrazione infra e extraeuropea.


La Svizzera (29,6%), infatti, ospita in percentuale quasi il doppio del numero di immigrati del Regno Unito (15,8). Solo aggiungendo l'Irlanda, si arriva a una percentuale simile,come mostra la mappa elaborata da Jakub Marian. La Norvegia – uno dei Paesi a minor densità abitativa, non appartenente all'Unione ma membro del suo spazio economico – ha il 16,9% di stranieri rispetto alla popolazione totale che vive sul proprio territorio, percentuale che cresce al 18,5% considerando anche i richiedenti asilo. Forse, si cominciano a chiedere in molti, il rigido controllo delle frontiere non serve.

Prendendo i dati dell'Ufficio Statistico dell'Unione Europea (Eurostat), nel 2012 in Svizzera c'erano 11,33 migranti ogni 1000 abitanti nati sul territorio. Pur essendo maggiore in termini assoluti quela del Regnio Unito è stata di 2,48 migranti ogni 1000 abitanti nati sul suo territorio. Se il Regno Unito avesse lo stesso tasso di immigrazione che aveva la Svizzera nel 2012, osservano dal think tank Open Europe, avrebbe, al netto dell'immigrazione infra-UE, il quadruplo degli immigranti che ha oggi.

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