Non profit

Europa in tempesta. L’inquinamento peggiora gli inverni

Benedetto inverno e benedetta primavera. Nell’immaginario collettivo l’Europa è il continente delle stagioni che si alternano, al riparo da fenomeni climatici estremi.

di Angelo Ferrari

Benedetto inverno e benedetta primavera. Nell?immaginario collettivo l?Europa è il continente delle stagioni che si alternano, al riparo da fenomeni climatici estremi. Negli ultimi decenni, invece, sembra sempre di più una terra battuta da venti forti, tempeste di neve e temporali. L?inverno che sta per finire ha fatto registrare temperature bassissime e tempeste di neve. Questi inverni sono la diretta conseguenza dei cambiamenti climatici. I risultati più eclatanti del rapporto Europa in tempesta riguardano Gran Bretagna, Olanda e Francia. In Gran Bretagna entro la fine del secolo si registrerebbe il 25% in più di tempeste invernali per anno. In Olanda la velocità massima dei venti potrebbe aumentare del 2-15%. In Francia le tempeste aumenterebbero fino al 10-20%. Tutto ciò con costi per la collettività e gli Stati enormi. La minaccia è seria e va fermata. Va fermato l?inquinamento climatico. Se non prendiamo misure immediate ed efficaci rischieremmo di essere spazzati via. Noi, forse, non ci saremo, ma ci saranno i figli dei nostri figli. Occorre dare avvio, subito, ad una ?nuova rivoluzione industriale?, con lo sviluppo delle fonti rinnovabili e dell?efficienza energetica, con un mercato del carbonio che sanzioni chi inquina e contribuisce all?effetto serra. Governi, fate presto.


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