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Europa: «daremo una risposta rapida e concreta ai bambini e alle loro famiglie»

I ministri europei responsabili dell'infanzia erano riuniti oggi a Parigi per discutere di protezione dei minori nell’ambito della Child Guarantee europea, nell'incontro "Building Europe’s future: implementing the European Child Guarantee". Ecco la loro dichiarazione sulla situazione in Ucraina

di Redazione

Nei conflitti armati, i bambini sono sempre tra i più vulnerabili. L'invasione russa dell'Ucraina ce lo ricorda drammaticamente ogni giorno dal 24 febbraio.

I bambini in Ucraina stanno morendo sotto le bombe, altri stanno nascendo sotto le bombe. Milioni di bambini vivono nella paura, centinaia di migliaia sono costretti all'esilio, a volte da soli, a scapito della loro sicurezza fisica ed emotiva, sperimentando traumi che li segneranno per tutta la vita. Altri, specialmente quelli istituzionalizzati, non sono in grado di fuggire dalle zone di combattimento.

Ogni giorno, ci sono bambini che perdono un membro della loro famiglia, un genitore, un parente.

Mentre i paesi dell'Unione Europea si riuniscono oggi per discutere della Garanzia Europea per l'Infanzia, una generazione di bambini nel nostro continente viene privata dell'accesso ai suoi diritti più elementari: protezione, dignità, un tetto sulla testa, cure, istruzione e cibo.

L'Unione europea condanna con la massima fermezza l'aggressione militare non provocata e ingiustificata della Federazione russa contro l'Ucraina. Con le sue azioni militari illegali, la Russia sta violando palesemente il diritto internazionale e i principi della Carta delle Nazioni Unite, e sta minando la sicurezza e la stabilità europea e mondiale.

In questa situazione, la protezione dei civili, compresi i bambini, così come quella delle infrastrutture civili, è una priorità assoluta. Deve anche essere garantito un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli a tutte le persone bisognose, e deve essere rispettata la legge internazionale umanitaria e dei diritti umani, compresa la Convenzione sui diritti dell'Infanzia e il suo Protocollo opzionale sul coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati.

La vita e l'integrità di tutti i bambini devono essere protette in tempi di conflitto armato.

Il diritto internazionale umanitario impone anche l'obbligo di proteggere i bambini che sono stati costretti a fuggire dalle loro case. La loro sicurezza deve anche essere garantita fino al loro arrivo in un luogo sicuro in Ucraina o in un altro paese ospitante.

A questo proposito, gli Stati membri garantiranno, in linea con gli annunci fatti dall'Unione europea, una risposta rapida e concreta ai bambini e alle loro famiglie, con particolare attenzione ai bambini non accompagnati, che sono tra le popolazioni colpite, sia in Ucraina che nei paesi vicini o in qualsiasi altro paese dell'Unione europea.

La presa in carico dei bisogni specifici e urgenti dei bambini nel contesto di questa assistenza sarà un elemento chiave di questo impegno. La cooperazione tra Stati, società civile e organizzazioni internazionali sarà ulteriormente rafforzata nei prossimi giorni per consolidare la protezione dei bambini.

Questa messa in pericolo dei bambini può anche avere conseguenze a lungo termine. Sarà dunque necessario mettere in atto misure e finanziamenti adeguati per garantire a questi bambini i loro diritti di base e fondamentali e per permettere loro di beneficiare della continuità educativa, delle cure, in particolare quelle psicologiche, e più in generale di tutto ciò che faciliterà la resilienza di questa generazione colpita dalla guerra.

La mobilitazione delle organizzazioni internazionali e della società civile sarà un fattore chiave per aiutare questi bambini. A questo proposito, accogliamo con particolare favore gli sforzi di coordinamento dell'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati e il notevole lavoro dell'UNICEF, dei suoi comitati nazionali e di tutte le organizzazioni della società civile e delle autorità locali.

Nel video, la dichiarazione congiunta letta da Adrien Taquet, Segretario di Stato per l'Infanzia e le Famiglie del Ministro della Solidarietà e della Salute francese. La traduzione dal francese è a cura della redazione di Vita, non è la traduzione ufficiale.

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