Welfare

Europa contro lapidazione di Amina. Proteste anche a Miss mondo

Già quattro candidate hanno deciso di boicottare il concorso di bellezza che si svolgerà a novembre proprio in Nigeria. E proprio per solidarietà con la donna accusata di adulterio

di Daniela Romanello

Il Parlamento europeo ha formulato ieri una netta condanna della sentenza con cui lo Stato nigeriano di Katsina ha confermato la pena di morte a carico di Amina Lawal, ritenuta colpevole di adulterio. L?assemblea di Strasburgo ha stigmatizzato l?applicazione della sharia (legge islamica) negli Stati settentrionali del Paese africano, affermando che “pene quali la lapidazione, la fustigazione o l?amputazione sono strumenti crudeli, inumani e degradanti, ai sensi delle norme internazionali sui diritti umani”. Gli eurodeputati hanno anche lanciato un appello al governatore di Katsina, affinché eserciti la propria clemenza nei confronti della ragazza. E la vicenda di Amina sta suscitando una ondata di proteste anche in un contesto piuttosto insolito. Nel novembre prossimo la Nigeria ospiterà il concorso per l?elezione di Miss Mondo. Ebbene, sono già quattro le candidate europee che hanno deciso di boicottare l?appuntamento in segno di solidarietà con la giovane donna condannata alla lapidazione. Dopo le Miss di Belgio, Danimarca e Norvegia, ieri è toccato a Miss Francia annunciare il proprio polemico forfait.


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