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Europa, chi ha paura della responsabilità di impresa?

Fa ancora discutere l'affossamento, almeno per questa legislatura europea, della Direttiva sulla diligenza dovuta delle imprese, il provvedimento che avrebbe obbligato le nostre aziende a un controllo della catena di fornitura, in fatto di rispetto dei diritti umani e di ambiente. Germania ma poi anche Finlandia, Austria, Italia e in ultimo pure la Francia, sono tornate sui loro passi. Ne parlano Mario Calderini (Polimi), Massimo Giusti (Forum finanza sostenibile) e Simone Gamberini (Legacoop). Ascolta il podcast

di Giampaolo Cerri

L’accantonamento è solo temporaneo oppure la direttiva sulla Due diligence, la Csddd, non le rivedremo neppure dopo il voto di giugno? Se lo chiedono in molti, dopo la mancata approvazione di mercoledì scorso del provvedimento che avrebbe obbligato le imprese europee al controllo della loro catena di approvvigionamento, per verificare (o quantomeno chiedere) il rispetto dei diritti umani e dell’ambiente ai loro fornitori. Anche perché, come abbiamo raccontato ieri, era il secondo stop dopo l’accordo di dicembre fra Parlamento e Consiglio, una di quelle intese che, per il solito, portano all’approvazione.

Nel volgere di due mesi, un massiccio dietrofront

Invece mercoledì la presidenza belga del Consiglio non ha potuto che constatare il perdurare della contrarietà tedesca, italiana, finlandese e austriaca, cui si è sommata anche quella francese, visto che proprio dal governo transalpino sarebbe arrivata la proposta di alzare i parametri, vale a dire elevare l’obbligo alle aziende di oltre 5mila addetti (dai 500 previsti nell’impianto attuale).

Nell’episodio n. 6 di VitaPodcast, ne abbiamo parlato con alcuni protagonisti della società e dell’economia civile italiane: Mario Calderini, grande studioso dell’impatto, professore del Politecnico di Milano e fondatore del think tank Tiresia; Massimo Giusti, presidente del Forum per la finanza sostenibile, da sempre impegnato per la responsabilità delle imprese finanziarie, e Simone Gamberini, presidente di Legacoop che, nei giorni scorsi, aveva fatto appello al Governo, perché mantenesse gli impegni presi e contribuisse all’approvazione della Direttiva.

Ascolta l’episodio n. 6 di VitaPodcast

Ai temi della responsabilità di impresa – oltre che a quelli della finanza a impatto, della filantropia, degli Esg – è dedicata ProdurreBene, la newsletter settimanale curata da chi scrive e riservata agli abbonati di VITA.

Nella foto del Consiglio europeo, la recete riunione informale dei ministri dell’Economia e delle Finanze europei a Ghent.

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