Formazione

Europa armata: si allarga Occar

Entro un anno nell'organismo di cooperazione sugli armamenti entreranno Olanda, Spagna e Belgio

di Redazione

Si allarga la famiglia dell’Occar, l’Organizzazione per la cooperazione nel settore degli armamenti di cui fanno parte Italia, Francia, Germania e Regno Unito. Entro un anno, infatti, dovrebbe essere formalizzata l’adesione di Olanda, Spagna e Belgio, mentre anche la Svezia sta valutando l’ipotesi. Il punto della situazione e’ stato fatto oggi a Roma, nel corso della tavola rotonda sul tema ‘L’Occar come un mezzo per lo sviluppo della cooperazione europea e transatlantica’ che si e’ tenuta a Roma, presso il Centro alti studi per la difesa. ”Olanda, Spagna e Belgio – ha spiegato il segretario generale della Difesa e direttore nazionale degli armamenti, ammiraglio Giampaolo Di Paola – hanno gia’ formalizzato la loro richiesta di adesione. Ora si tratta di svolgere tutte le procedure previste, ma e’ solo questione di tempo. Diverso il discorso per la Svezia, che sta ancora valutando l’ipotesi di adesione. Credo comunque che ci siano buone possibilita”’. Con i quattro Paesi membri di adesso, l’Occar copre gia’ oltre l’80% della capacita’ produttiva dell’industria europea nel settore della difesa. ”Con queste altre quattro adesioni – ha detto ancora Di Paola – arriveremmo praticamente al 100% e l’Occar, di fatto, diventerebbe l’agenzia per gli armamenti dell’Europa”. L’Occar e’ nata con un accordo amministrativo il 12 novembre 1996. Dalla sede di Bonn gestisce al momento sette programmi di cooperazione tra cui il radar contro batteria Cobra, il veicolo corazzato multiruolo Gtk/Mrav/Pww, i sistemi d’arma anticarro Hot/Milan, il sistema d’arma terra-aria Roland e l’elicottero d’attacco Tiger. Il prossimo programma sara’ quello dell’aereo da trasporto strategico A400M. ”L’Europa – ha detto Robert Walmsley, responsabile per il Regno Unito delle acquisizioni per la Difesa – soffre da sempre di un complesso di inferiorita’ tecnologica nei confronti degli Stati Uniti. Ebbene, l’Occar e’ un’opportunita’ per superare questo problema, con uno strumento che non tocca la sovranita’ nazionale, ma che consente di dividere i costi e di realizzare progetti piu’ ambiziosi”. ”Come in tutte le organizzazioni di questo tipo – ha detto il direttore dell’Occar, il tedesco Klaus von Sperber – ci sono anche degli ostacoli, prima di tutto nella complessita’ delle decisioni da prendere. Ma i vantaggi sono di gran lunga maggiori”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA