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Europa a misura di anziano

La Commissione Europea, a partire dall' anno 2002, varerà una serie di azioni rivolte agli anziani

di Monica Salvatore

L?Euro dal punto di vista della terza età. In vista dell?introduzione, che scatterà in maniera definitiva (quando cioè la lira e le altre valute nazionali verranno ritirate dal mercato) a partire dall?anno 2002 dell?Euro, la moneta unica europea, la Commissione varerà nel corso di quest?anno, una serie di azioni in materia di informazione, formazione e comunicazione specificatamente rivolte alle persone anziane. Con queste iniziative, che saranno attuate in stretta collaborazione con le associazioni rappresentative della terza età dei diversi Paesi membri, si cercherà di rispondere in maniera mirata alle domande e ai dubbi specifici dei non più giovanissimi per quanto riguarda le conseguenze, i vantaggi e i cambiamenti legati all?introduzione della moneta europea. Lo ha reso noto la stessa Commissione europea in una risposta a una interrogazione parlamentare pubblicata a marzo sulla Gazzetta ufficiale Ue. Tali iniziative si svolgeranno nel corso di diversi anni terranno conto delle conclusioni, attese entro la primavera, di un gruppo di lavoro ad hoc incaricato da Bruxelles di riflettere sulle conseguenze concrete della transizione verso l?Euro per gli anziani e per tutte le altre categorie considerate ?fragili?. Consumatori: nuove regole sull?indicazione dei prezzi. Da sempre attenta alla tutela dei diritti dei consumatori nel Mercato unico, l?Unione europea ha appena adottato una direttiva che riordina e semplifica le diverse disposizioni comunitarie già vigenti in materia di indicazioni dei prezzi. Con le nuove regole, in tutti i Paesi comunitari sarà più facile conoscere e comparare i prezzi dei diversi prodotti in vendita. È previsto in particolare che, salvo specifiche eccezioni, per tutti i tipi di prodotti, alimentari e non alimentari, i commercianti indichino sia il prezzo di vendita di ciascuna unità o confezione di prodotto comprensivo dell?Iva, sia il prezzo, sempre Iva inclusa, per unità di misura, cioè per litro, metro, chilo, metro quadro, metro cubo o anche per una singola unità di formato standard se il prodotto è comunemente venduto nello Stato interessato in tale formato. Lo stesso obbligo di menzionare il prezzo a confezione e per unità di misura dovrà essere rispettato nelle pubblicità dei prodotti stessi. I prezzi dovranno essere indicati in maniera non equivoca e dovranno essere facilmente identificabili e leggibili. Gli Stati potranno però prevedere l?indicazione del solo prezzo di vendita per i prodotti non alimentari per i quali altre indicazioni del prezzo per unità di misura (al chilo, al litro, ecc.). Le nuove regole dovranno essere attuate a livello nazionale entro il 18 marzo 2000 ma i piccoli commercianti al dettaglio potranno beneficiare di una proroga transitoria. Programma comunitario per la lotta alla falsificazione. La Gran Bretagna continua a non sposare fino in fondo la causa dell?Unione europea. L?Europa, in compenso, prende in prestito il nome di uno dei miti del made in England per sconfiggere i falsari. Nell?ambito dell?offensiva Ue contro i falsificatori e gli utilizzatori di documenti falsi, è stata recentemente pubblicata l?agenda annuale delle attività da realizzare nel quadro di Sherlock, il programma comunitario per la formazione, gli scambi di funzionari e la cooperazione per la lotta alla falsificazione dei documenti di identità. È previsto il coinvolgimento diretto di funzionari pubblici e l?avvio di ricerche finalizzate alla realizzazione di materiale pedagogico, per esempio manuali di controllo, e di strumenti di informazione rivolti agli uffici delle amministrazioni nazionali competenti. Varato nel 1996, Sherlock dispone per l?anno in corso di un budget di circa due miliardi di lire.


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